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Autonomia: fino a quando i genitori devono controllare i figli mentre lavano i denti?

09/11/2022

“Fino a che età è necessario che siano i genitori a spazzolare i denti al bambino? E una volta che ha iniziato a lavarli da solo, fino a quando è necessario controllare come è stato eseguito il lavaggio?” . Abbiamo rivolto queste due domande alla dr.ssa Barbara Motta, dentista specialista in Ortodonzia, che oggi ci spiega come rendere i nostri figli autonomi nel lavaggio dei denti.

Lavarsi i denti, così come imparare a vestirsi da solo o allacciarsi le scarpe, rappresenta una tappa importante nello sviluppo dell’autonomia personale del bambino.

“Aiutiamoli a fare da soli” diceva Maria Montessori, ma per poter iniziare a fare da solo è necessario che il bambino abbia a disposizione gli strumenti giusti per poter realizzare la sua indipendenza e nel contempo abbia raggiunto il corretto sviluppo cognitivo e motorio.

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Per quanto riguarda il lavaggio dei denti dobbiamo inoltre tenere in considerazione che, se da un lato è importante che il bambino inizi a prendersi cura di sé autonomamente, dall’altro non si può prescindere dalla necessità di ottenere un lavaggio che sia realmente efficace nella rimozione della placca e nella prevenzione della carie.

Un lavaggio autonomo, ma mal eseguito potrebbe infatti avere conseguenze gravi sulla salute orale.

Lavarsi i denti inoltre è un’attività difficile da imparare e l’esecuzione corretta dei movimenti con lo spazzolino richiede del tempo per essere appresa.

Il percorso che lo porterà, intorno ai 6- 7 anni, ad essere autonomo è quindi graduale e passa attraverso una prima fase di sperimentazione dello spazzolino, seguita da una fase in cui i genitori accompagneranno la mano del bambino durante l’esecuzione del movimento, fino ad arrivare ad una autonomia del bambino nello spazzolamento, che sarà però supervisionato dal genitore.

LE TAPPE

Vediamo nei dettagli quali sono le caratteristiche delle varie tappe, correlate alle varie fasce di età:

 

  • 6 mesi: lo spazzolino e il dentifricio devono essere utilizzati fin dalla comparsa del primo dentino. In questa fase il lavaggio è di competenza esclusiva del genitore che utilizzerà il fasciatoio, il lettone o il seggiolone per far sdraiare il bimbo ed eseguire manovre semplici e delicate, utilizzando uno spazzolino morbido con la testina piccola e arrotondata e un dentifricio contenete fluoro e applicato in piccolissima quantità.

  • 12- 24 mesi: dai 12 mesi in avanti, ma a volte anche prima, il bambino inizia ad interessarsi allo spazzolino ed ha generalmente il desiderio di provarlo, iniziando a lavarsi i denti da solo. Lasciatelo fare e incoraggiatelo a sperimentare, in questa fase succhierà lo spazzolino e tenderà a morderlo. L’obiettivo di queste manovre è principalmente quello di fargli prendere confidenza con lo spazzolino e iniziare ad acquisire un minimo di manualità.  Questo tipo di lavaggio non ha nessuna efficacia nella rimozione della placca, e i denti dovranno continuare ad essere lavati dai genitori con spazzolino e dentifricio al fluoro.

 

IL CONSIGLIO: Per ovviare alle setole rovinate da parte del bambino, utilizzate due spazzolini identici, uno sarà quello dedicato a vostro figlio, sul quale non applicherete il dentifricio e che il piccolo sarà libero di mordere a suo piacimento. L’altro, quello del genitore, avrà le setole in ordine e sarà utilizzato con il dentifricio al fluoro. Se anche il bambino volesse applicare il dentifricio sul suo spazzolino, procuratevene uno senza fluoro in modo da evitarne una doppia somministrazione, che risulterebbe eccessiva.

 

  • 3 anni: dai 3 anni i bambini incominciano a diventare più autonomi. Il genitore mostra come si esegue il movimento corretto e può accompagnare la mano del bambino durante lo spazzolamento, supportando in questo modo la memoria corporea e permettendo al bambino di apprendere gradualmente il movimento e successivamente riprodurlo autonomamente. L’ideale è spazzolare a turno, facendo iniziare il bambino da solo, poi guidandogli la manina e infine facendolo terminare da solo.

 

IL CONSIGLIO –  In questa fase è importante fornire al bambino gli strumenti adatti: un piccolo sgabello per avere un comodo accesso al lavabo e uno spazzolino con un’impugnatura comoda, una grandezza adeguata alla piccola bocca e una testina rotonda che rende più facile l’accesso alle zone posteriori. Dai 3 anni è possibile anche introdurre lo spazzolino elettrico, ma sempre supervisionato dal genitore. In questo caso l’abilità manuale richiesta è più semplice, ma necessità comunque di alcune regole base che devono essere insegnate dal genitore. Ci si lava un dente per volta, si rimane circa 3 secondi su ogni dente e si posiziona lo spazzolino vicino alla gengiva.

 

  • 6 – 7 anni: a quest’età il bambino dovrebbe aver acquisito la manualità necessaria per potersi lavare i denti bene e in autonomia. In questa fase il bambino lava i denti da solo e solo successivamente il genitore controlla come è stato eseguito il lavaggio, dedicando una particolare attenzione soprattutto al lavaggio serale, ed eventualmente fa ripassare le zone dove la placca non è stata rimossa del tutto. Man mano che il bambino diventa autonomo l’intervento del genitore dovrebbe ridursi gradualmente fino ad un semplice controllo finale.

Fino a quando è necessario controllare il lavaggio, fatto autonomamente dal proprio figlio?

 

Non esiste un’età precisa, ma la supervisione è necessaria fintanto che il bambino non è in grado di rimuovere perfettamente tutti i residui di placca.

Questo può essere verificato in occasione della visita dal dentista oppure a casa con l’utilizzo delle compressine rivelatrici di placca. Queste pastigliette devono essere sciolte in bocca, dopo aver lavato i denti, in modo da colorare in rosa o in blu la placca batterica ancora presente e permettendo al bambino e al genitore di valutare visivamente se il lavaggio è stato eseguito in maniera efficace.

Infine una piccola nota sul filo interdentale, i bambini possono iniziare ad utilizzarlo da soli intorno agli 8- 9 anni. Come per lo spazzolino anche per l’utilizzo del filo la corretta manualità arriva con gradualità ed esercizio. È preferibile utilizzare un filo espandibile, più semplice da utilizzare, e iniziare a passarlo nei settori anteriori della bocca, più facili da pulire.  Solo dopo un po’ di pratica è possibile passarlo anche nelle zone posteriori, facendo attenzione ad evitare i denti che dondolano per impedire una loro rimozione accidentale.

 

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Dottoressa Barbara Motta

Dentista specialista in Ortodonzia.
Si occupa con passione di ortodonzia pediatrica, degli adulti ed estetica, anche attraverso la metodica con allineatori trasparenti. Lavora a Milano ed è mamma di Maria Sole e Leonardo. Tutti i suoi consigli li trovi anche sul suo profilo Instagram

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