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Thailandia con i bimbi al Santuario degli Elefanti per ammirare i giganti della giungla nel loro habitat naturale

19/10/2022

Nonostante l’elefante bianco sia il simbolo thailandese per eccellenza, questo animale viene sfruttato, maltrattato e utilizzato per creare profitto nel settore turistico. Noi di MumAdvisor vi vogliamo raccontare che non tutto è perduto: ecco la nostra esperienza al Santuario degli Elefanti di Koh Samui.

 

Troppo spesso noi essere umani ci sentiamo i padroni del mondo e diamo per scontato il diritto di poter sfruttare gli animali per i nostri interessi economici, ludici o politici. E’ quello che succede in Thailandia, un paese tanto affascinante quanto celebre per il vile trattamento riservato agli elefanti, animali maestosi, intelligenti e mansueti.

Durante il nostro meraviglioso viaggio di quest’estate alla scoperta della Thailandia, una delle tappe più emozionanti è stato senza dubbio il Santuario degli Elefanti di Koh Samui, un luogo immerso nella verde foresta dell’isola dove questi splendidi animali giocano, mangiano, riposano in totale libertà e armonia. Vivere e scoprire gli animali nel loro habitat naturale è per noi il modo migliore per conoscerli, osservarli e rispettarli.

 

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Questo luogo ospita gli elefanti sottratti dallo sfruttamento da parte dell’industria turistica e del legname: sono animali che hanno sofferto e che sono stati maltrattati; alcuni sono ciechi da un occhio, altri hanno problemi nella masticazione o portano i segni indelebili delle ferite sulle zampe e sul corpo; alcuni sono vecchi e deboli a causa dei lavori forzati; altri sono stanchi e affaticati perché cavalcati come oggetto di divertimento per turisti.

photo credit @martinacarzaniga 

 

Le attività del Santuario

Ci siamo riempiti gli occhi con le immagini vive di questi bellissimi enormi animali, innocui e intelligenti. Abbiamo passeggiato con loro, preparato loro del cibo con riso e foglie di banano, li abbiamo osservati mangiare e fare il bagno in acqua e fango, abbiamo imparato come dare loro da mangiare toccando poi la lunghissima proboscide. Li abbiamo accarezzati, sentendo sotto le nostre dita la pelle dura e rugosa; abbiamo provato a sentire attraverso i loro passi pesanti il macigno di sofferenza presente nel loro cuore.

Ma con la consapevolezza che dopo una vita di soprusi e maltrattamenti finalmente si godono una vita pacifica, ricevendo la cura e il rispetto che ogni essere vivente merita.

photo credit @martinacarzaniga

 

 

 

Cosa abbiamo imparato da questa esperienza

Gli elefanti sono una specie vulnerabile e minacciata dall’uomo, ed è proprio grazie ai parchi nazionali e alle riserve protette come quella di Koh Samui che questi animali possono sopravvivere ed evitare una morta certa. Conoscere e apprezzare realtà come questa, in cui gli uomini non si pongono come sfruttatori e padroni del mondo, ma convivono con gli animali nel rispetto e nella sensibilità della loro tutela, è per i bambini un esempio di vita positivo.

photo credit @martinacarzaniga

 

Camminare a fianco degli elefanti, osservarli da vicino e prendersi cura di loro, ci rende consapevoli di quanto abbiamo bisogno di ricostruire l’equilibrio con la natura che ci circonda, vivendo in armonia con l’Universo e con il Pianeta in cui abbiamo messo le radici.

 

 

Martina Carzaniga

vive a Milano con il marito e i due figli, Gabriele e Davide. E’ laureata in lingue per la comunicazione e la cooperazione internazionale e dopo aver lavorato per nove anni come project manager in una multinazionale ha deciso di dare una svolta alla sua carriera ed iniziare la propria attività di distribuzione in Italia di ECO BOOM, un brand ecosostenibile e certificato di pannolini e salviettine per bambini di altissima qualità. Scrive regolarmente sul suo blog “Racconti in culla”, e “Come una mongolfiera” è il suo primo romanzo.

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