Quando ci sono persone nuove, vecchi amici, parenti o altri bambini, vorremmo vedere i nostri figli sempre belli sorridenti e felici. Invece, a volte, capita che vengano colti da una improvvisa timidezza. Che fare a quel punto?
Avete presente quelle situazioni in cui i nostri bambini ci mettono in difficoltà con la loro timidezza?
Ultimamente le occasioni di grande socievolezza non sono concesse ma come dimenticare le classiche festicciole in cui i nostri figli, invece di giocare con gli altri bambini, si attaccavano alle nostre gambe e volevano scomparire?
E ora, a causa del periodo pandemico e dell’isolamento che ne è derivato, le fatiche dei nostri piccoli si sono accentuate.
Bastano semplici incontri in cui amici, parenti e conoscenti richiamano la loro attenzione perché, invece di sorridere e salutare, comincino a divincolarsi, a piagnucolare, e a fare il possibile per scomparire tra le nostre braccia.
Come ci piacerebbe poter mostrare i nostri cuccioli nel loro splendore fatto di tenerezza e spontaneità e invece ce li ritroviamo impauriti, bloccati, insomma: irriconoscibili.
Che figure!
Ed è proprio da qui che voglio cominciare.
Come sempre partite da voi stesse e dalle vostre consapevolezze:
Cercate di vivere quei momenti in modo empatico. Pensate a come possono vivere quelle situazioni i vostri piccoli, di fronte a persone estranee o in contesti nuovi fatti di confusione e caos.
Sforzatevi dall’altra parte di non sentirvi giudicate da chi vi circonda. Nessuno vi valuta o valuta il vostro piccolo in base al numero di sorrisi e moine che fa.
Concentratevi sugli aspetti positivi: un bambino riservato facilmente ha una sensibilità maggiore. E le persone sensibili sono persone pazienti, attente alle proprie emozioni e a quelle degli altri.
Cominciando dal vostro atteggiamento sarete predisposte ad affrontare al meglio la situazione di impasse.
A questo punto mi concentro invece sui consigli che possano aiutarvi in pratica a gestire la timidezza dei vostri piccoli:
Quando notate che il vostro bambino è in difficoltà assecondate il suo bisogno di vicinanza e accogliete le sue richieste di protezione. Ditegli che lo capite e che voi gli siete accanto e che non lo lascerete solo se non se la sente.
Evitate di insistere e di fare pressioni su di lui: ne ricavereste solo l’acuirsi della sua insicurezza. Solo sapendo di avere a fianco una base sicura e comprensiva riuscirà a vincere la sua paura.
Spiegate invece a chi avete di fronte quali sono le esigenze del vostro piccolo, in questo modo lui si sentirà supportato e gli altri avranno modo di capire.
Dategli il suo tempo. Avendovi al suo fianco piano piano si abituerà al contesto e riuscirà a lasciarsi andare.
A quel punto aiutatelo a superare la sua timidezza motivandolo e dandogli fiducia. Se siete voi le prime a credere nelle sue risorse, anche per lui sarà più facile farlo.
So che sembra più semplice a dirsi che a farsi ma in fondo sono una serie di piccole attenzioni che permetteranno al vostro bambino di vivere al meglio quelle situazioni e a voi di evitare imbarazzi e scenate.
Per concludere vi lascio le mie 5 regole d’oro per affrontare al meglio la timidezza dei nostri piccoli:
Se il vostro bambino manifesta disagio e insicurezza davanti agli altri controllate il vostro imbarazzo e mostratevi comprensive.
Stategli accanto senza pressarlo e spiegate le sue ragioni a chi giudica il suo comportamento.
Superato il primo momento spronatelo a lasciarsi andare a mostratevi sicure delle sue capacità.
Se sarà riuscito a superare la sua paura lodatelo sottolineando il suo impegno e dichiarandovi fiere di lui.
Di fronte a una nuova occasione che lo mette alla prova ricordategli il successo della volta precedente. Lo aiuterà a trovare in sé la sicurezza.
Ecco qua.
Vedrete che facendo così la situazione migliorerà per voi e per loro.
E non dimenticatevi una cosa fondamentale: ogni sfida con i nostri piccoli è passeggera. Mentre la stiamo vivendo sembra definitiva e insormontabile ma crescendo i bambini non mancano mai di sorprenderci con i loro cambiamenti e i loro successi!
Supportiamoli nell’affrontare le loro fragilità e li renderemo persone resilienti, empatiche e con una forte autostima! Non poco vero?
Vera Lelli
Pedagogista // Parole tra mamme – sostegno alla genitorialità