Una boccata d’aria per molti genitori, impensabile per tante mamme lasciare i bambini anche solo per un weekend. Il dibattito si scatena ogni anno. Abbiamo chiesto un parere alla psicologa Elena Zauli
Difficile, difficilissimo per molte. Perché no? , per altre. Una notte fuori senza figli che vuoi che sia. Le più coraggiose lasciano a casa i sensi di colpa e partono, per un weekend e pure per una settimana, organizzandosi per lo più con i nonni, beate loro. Rientro nella prima categoria, non ho mai lasciato i miei figli, oggi hanno 9 e 7 anni, fino a due anni fa, quando si è sposato il mio migliore amico e abbiamo organizzato una fuga (soffertissima) di una notte a Matera. A metà matrimonio, eravamo al secondo, ci siamo alzati per andare a prendere l’aereo e tornare a Milano. Non vedevo l’ora di rientrare.
È il periodo in cui le chat, le pagine social dedicate alla mamme e ai genitori, si scatenano: ma è giusto o no staccarsi dai bambini per prendersi una pausa, fare un breve o lungo viaggio estivo, partecipare alle nozze (ci sono pure quelle no kids), una gita in barca o una camminata in montagna con il compagno o marito? Partire e lasciare i figli a casa, sì o no?
Dicono, amiche esperte in viaggi senza figli, che il problema è solo la partenza, il tormento dura un attimo, una volta salutati tra “ti voglio bene”, “la mamma torna presto”, “amore mio ti amo non ti lascerò mai” e lacrime eccetera e eccetera, arrivati in macchina o sulla scaletta dell’aereo è già tutto passato, ti senti libera come una farfalla. Forse quando avranno 16 anni ce la farò, per ora è fuori discussione e anche quando ci ho provato, sì ci ho provato, mi mancavano da morire.
Il dilemma resta, perché una vacanzetta da soli, pure tra sensi di colpa, ansia generalizzata, ansia e ancora ansia e “oddio come faranno senza di me?”, forse forse serve. Serve buttarsi e provare, e se non va bene riprovare, perché il tempo per sé, il tempo di coppia, è importante tanto quando quello con i figli. Come fare? Abbiamo chiesto qualche consiglio a Elena Zauli, psicologa della famiglia e blogger seguitissima su Instagram con il profilo The Yummy Mom.
Sei anche wedding planner, viaggi e vivi tra Ibiza e l’Italia, mamma di tre figli. Niente sensi di colpa tra una partenza e l’altra?
No, ho sempre fatto quello che mi fa stare bene, e credo sia questa la ricetta per ogni donna e mamma. Certo, ho sempre avuto i nonni a disposizione, un grande vantaggio. Di loro mi fido e so che i bambini sono in ottime mani. La rete di supporto è fondamentale. E ho avuto la fortuna di trovare questa rete anche a Ibiza, con una famiglia a cui siamo molto legati e che all’occorrenza ci aiutano.
Mamme come me che proprio non ce la fanno, che consigli?
Un genitore non deve mai sforzarsi di lasciare a casa i figli per una breve o lunga vacanza se non se la sente, o perché lo fanno gli altri. A che serve pensare che con quelle due notti fuori ricaricherai le pile se poi la vivi male? La prima regola è: lo faccio perché sono pronta, me la sento, e mi sento tranquilla. Banalmente, conosco tante mamme che non partono senza i figli perché non vogliono farlo, con loro stanno bene, anche quando li portano a un matrimonio noioso, nel weekend in barca o nella vacanza lunga in America. Insomma, non sentono la necessità del distacco per rigenerarsi.
Sui social, su questo tema, è pieno di mamme che giudicano altre mamme. Sembra lontana l’idea che ognuno sia libero di fare ciò che vuole.
È così, e lo confermo da psicologa. Tante donne alimentano il loro senso di colpa a causa del giudizio di altre mamme, o dei familiari. Del tipo: ma no, non puoi lasciare tua figlia, ha solo un anno! E allora il condizionamento è forte e spesso quel fine settimana di vacanza in libertà a cui avevi pensato, sfuma.
Ma non è importante avere un momento di coppia senza i figli tra i piedi, ogni tanto?
Sarò sincera. Non credo serva andare via, in vacanza per qualche giorno, per tenere vivo il rapporto. Da anni mi occupo di famiglie e terapia di coppia, e la ricetta è quella di coltivarla ogni giorno, anche con piccolissimi gesti che fanno bene all’altro. Bastano due chiacchiere e coccole una volta messi a letto i figli. Se mamma e papà non vanno d’accordo, non dialogano e non sono affiatati nel quotidiano, l’entusiasmo non torna con due giorni in montagna né con un viaggio oltreoceano.
Weekend con le amiche, sì o no?
Certo, è un ottimo modo per ritrovare se stesse, ricordare chi eravamo prima della maternità, ridere e scherzare in modo spensierato, riprendere quel ruolo che alle prese con i figli mettiamo da parte.
E per i figli, quali sono i vantaggi?
Da piccoli, lasciarli in situazioni di fiducia, dai nonni o dagli zii, permette di sviluppare sicurezza e indipendenza, imparano a relazionarsi con persone che non sono i genitori, dinamiche diverse che permettono di scoprire il mondo da un punto di vista nuovo. A 8-9 anni, invece, vuol dire regalargli un momento di autonomia, vuol dire farli crescere. In una settimana senza mamma e papà devono anche un po’ cavarsela da soli.
Ma esiste l’età giusta in cui staccarsi per qualche giorno?
No, esiste solo il momento in cui i genitori si sentono pronti a farlo. Ed è quello l’attimo giusto.
Benedetta Sangirardi – Giornalista