La Scuola accoglie la domanda delle famiglie, dei bambini/e dai 2 ai 6 anni, del proprio territorio e vi risponde, con atteggiamento di disponibilità e volontà di aiuto personalizzato, esprimendo la propria originale e qualificata proposta educativa.
I bambini dai 24 ai 36 mesi sono accolti in una sezione a loro dedicata sita al piano superiore della nostra Scuola .
Nella Scuola dell’Infanzia d’ispirazione cristiana si educa ogni bambino accompagnandolo alla scoperta della realtà ed al suo significato, attraverso l’esperienza di una relazione in cui bambino e adulto si riconoscono come competenti, interagisce con la fondamentale azione educativa della famiglia riconducendola come primaria, affermata anche dalla Costituzione Italiana.
La proposta educativa valorizza tutte le dimensioni della persona, accogliendo la diversità come alterità, per promuovere l’identità personale e culturale di ciascuno.
La Scuola è luogo per condividere e provare a dare un nome alle emozioni (provare a dire “ricercare le parole per poter dire qualcosa di sé”), imparare a pensare, dare senso, dare strumenti per pensare e scegliere in una relazione di reciprocità.
L’elaborazione del nostro modello progettuale è avvenuta tenendo conto degli obbiettivi generali del progetto formativo indicati dagli orientamenti ministeriali. Questi pongono l’accento sulla maturazione dell’identità personale, la conquista dell’autonomia, le potenzialità di relazione, lo sviluppo delle competenze e la creatività, sollecitando una programmazione delle attività didattiche flessibile, che consideri i diversi stili di apprendimento dei bambini, le loro motivazioni e i loro interessi facendo leva sulla loro naturale curiosità che li spinge a farsi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri.
Per raggiungere questi obbiettivi la metodologia che in questi anni, si è dimostrata più efficace è quella definita come “lavorare per progetti” suddivisa in unità di apprendimento ed è ad essa che facciamo riferimento.
L’accento è posto sull’importanza di favorire una partecipazione attiva dei bambini ai loro processi di conoscenza e di sperimentazione.
E’ questa l’ottica sviluppata dal lavorare per progetti in cui si cerca di proporre ai bambini situazioni ricche di domande stimolanti cercando di trovare insieme a loro le strategie ottimali per affrontarle. In questo caso il ruolo dell’insegnante è quello di incoraggiare i bambini ad interagire con le persone, gli oggetti e l’ambiente circostante, costruendo con loro delle strategie complesse di approccio ai problemi, scoprendo i nessi logici ed i collegamenti in essi contenuti.