Tutti i vantaggi dell’ascolto: crea una sana dipendenza, non inchioda i bambini e i ragazzi davanti a uno schermo, sviluppa la fantasia e il linguaggio. Una psicologa ci aiuta a capire i benefici del podcast e noi ve ne consigliamo quattro, da ascoltare assolutamente
E se al posto del tablet in mano, mettessimo un podcast nelle orecchie? Spoiler: due figli di 8 e 10 anni, esperimento riuscito con buoni risultati sul piccolo, più difficoltà con il decenne appassionato di ricerche tecnologiche sul pc (sogna di inventare videogiochi intelligenti e educativi).
Si sa, il mondo dei podcast ha fatto boom, soprattutto dopo la pandemia. La caratteristica che ha permesso l’enorme successo è la facilità di utilizzo. Non serve rimanere inchiodati davanti a uno schermo, pc, tv o tablet. Bastano due auricolari, e puoi fare mille altre cose mentre ascolti (noi adulti preparare la cena o mettere la lavatrice, i bambini giocare ai lego o disegnare). Oppure chiedere ad Alexa o a Siri di cercare e avviare il podcast scelto. Lo scopo è semplice, e affascinante: entrare in un mondo di storie senza necessità di rimanere immobili. Un mondo di storie che appassiona anche i bambini e i ragazzi, perché il podcast è immersivo, ti fa vivere quella storia o quella favola come se fossi lì dentro, insieme ai protagonisti. «Crea dipendenza», dicono i grandi ascoltatori.
Ma qui serve una riflessione: perché non ci abbiamo pensato prima? Al fatto che il podcast possa essere una valida alternativa al cartone animato in tv o su youtube, ai videogiochi sul telefono o sul tablet, a questo pienone di tecnologia di cui siamo da genitori siamo tutti preoccupati? Le ricerche sono confortanti per cambiare strada o trovare almeno un’opzione: «Secondo il recente studio “Spotify Sonic Science” condotto da Spotify in collaborazione con Neuro-Insight, gli audio digitali risultano essere più coinvolgenti e in grado di favorire una maggiore memorizzazione a lungo termine, per via della loro natura immersiva. Non ci sono ancora studi specifici sull’infanzia e le prime ricerche coinvolgono bambini solo a partire dagli 8 anni», spiega Maura Manca, psicoterapeuta dell’infanzia e dell’adolescenza e presidente dell’Osservatorio Nazionale Adolescenti.
Quali i benefici di far ascoltare podcast ai piccoli?
I podcast sono degli audio dai più svariati contenuti e rappresentano una fonte di apprendimento anche in età evolutiva, se si seleziona con cura materiale formativo e adatto alle varie fasi dello sviluppo. Attenzione, però, perché l’ascolto piacevole di un podcast non deve andare a sostituire altre modalità espressive e di apprendimento. I podcast possono attivare delle risposte da un punto di vista cerebrale differenti rispetto agli altri canali digitali. Insomma, i benefici ci sono, ma dobbiamo inserire l’ascolto del podcast all’interno di un contesto.
Ci spieghi meglio.
Se un bambino vive una condizione sbilanciata verso la tecnologia, non fa più bene. Voglio dire che serve sostituire, non certo aggiungere uno strumento come l’ascolto del podcast al tempo che trascorre a guardare video su Youtube. È un’alternativa, che quindi non significa trascorrere ancora più tempo attaccati alla tecnologia per sottrarre sempre più spazio e tempo ad altre attività fondamentali nello sviluppo. Solo così garantiremo e favoriremo una prevalenza di rapporto diretto con la famiglia, e interazioni con l’ambiente esterno e le altre persone.
Dunque una valida alternativa a tablet e dispositivi?
Sì, perché l’ascolto permette di attivare altri canali sensomotori legati all’apprendimento. Durante i primi anni di vita consiglio di utilizzare il podcast con parsimonia, perché a questa età serve favorire l’interazione con l’ambiente e con la famiglia, né deve essere utilizzato come ciuccio digitale o tata digitale. Una delle caratteristiche principali del cervello è proprio la neuroplasticità, quella caratteristica di modificarsi in funzione degli stimoli ambientali. Per questa ragione è importante puntare al bilanciamento e non perdere gli aspetti legati al movimento e alla relazione diretta con le persone. Affinché gli effetti non diventino negativi è importante garantire un equilibrio senza che ci sia uno sbilanciamento a favore della tecnologia e a discapito della lettura.
Sviluppano l’immaginazione e il linguaggio?
Certo, anche perché i podcast per bambini sono racconti, favole e storie che stimolano la fantasia, molto importante durante la crescita.
Rilassanti e educativi, questi contenuti aiutano a intrattenere i piccoli e non li costringono davanti a uno schermo. Attenzione però a non dimenticare, affiancandola, la lettura delle favole, soprattutto da parte dei genitori. Il podcast non deve togliere quel momento di condivisione, di coccola e di cura. Non deve essere quell’elemento che priva il bambino dell’importanza del racconto e di quei momenti di interazione anche fisica, come la lettura fatta insieme. Cercate, ce ne sono tantissimi ormai, contenuti adatti ai bambini anche in base ai loro gusti, che abbiano un linguaggio pertinente e siano divertenti.
Sono utili anche per bambini che non amano leggere?
Sì, ma anche in questo caso, il podcast non può e non deve sostituire la lettura. È importantissimo leggere durante le fasi dello sviluppo perché fa bene alla mente e al corpo. Leggere aiuta il cervello a conservare le informazioni e allena anche le abilità cognitive, come l’attenzione e la concentrazione, e la nostra intelligenza emotiva, sviluppando la capacità di immedesimarsi nell’altro. Certamente però il cervello dei bambini risponde bene anche all’apprendimento audio. Negli Stati Uniti, ad esempio, stanno progettando le “walking classroom”, classi che camminano, basate su lezioni praticate all’aperto attraverso podcast da ascoltare nelle proprie cuffiette mentre si fa movimento. Un esperimento interessante.
È un podcast con storie e racconti per bambini dove (finalmente) i principi possono piangere e le principesse non hanno bisogno di aiuto. Attraverso le storie, i piccoli ascoltatori si avvicinano ai temi relativi alla diversità e all’inclusione.
Per ascoltarlo: su Spotify, Apple Podcast oppure qui ( https://raccontiperbambiniliberi.com/)
Richiamando la vicenda di Alfredino Rampi, il bimbo caduto nel pozzo oltre 40 anni fa a Vermicino e che ha segnato in maniera profonda il nostro Paese, ecco il podcast Le fiabe prudenti, sette racconti per bambini, uno per ogni sera della settimana, dedicati proprio ad Alfredino, che parlano di sicurezza prendendo spunto dalle pillole di prevenzione del Centro Rampi, realtà impegnata quotidianamente da quarant’anni per la sicurezza dei bambini in attività di formazione e prevenzione nelle scuole. Prodotto da Sky, le storie sono scritte da Stefania Andreoli, psicoterapeuta e autrice che lavora da sempre con l’età evolutiva. Nel corso dell’ascolto, il bambino o la bambina protagonista, avvertirà di trovarsi in una situazione di pericolo grazie al prurito al naso (anche per questo le fiabe sono “prudenti”).
Per ascoltarlo: https://open.spotify.com/show/22v0torS8kiQD2deXENIXQ
Perché sentiamo le carezze del vento sulla pelle? E come si forma l’arcobaleno nel cielo in una giornata di pioggia? Come funziona la catena alimentare? E la fotosintesi clorofilliana? Questioni complesse raccontate in modo semplice e divertente in questo podcast, che ricercatrici e ricercatori, insieme al personale di supporto alla ricerca della Fondazione Bruno Kessler, spiegano in nove storie favolose per bambini e ragazzi (dai sei anni in su). Una raccolta di racconti, di intento divulgativo e educativo, per spiegare la scienza ma anche la tolleranza, l’inclusione, la convivenza interculturale e la pace ai più piccoli.
Per ascoltarlo: https://open.spotify.com/show/7hT2saXLeb0ZjfafNNicQ2
MeteoHeroes Podcast racconta le storie di 6 piccoli supereroi a cui è stata affidata un’importante missione: salvare il nostro Pianeta sempre più a rischio per via dell’inquinamento e del conseguente cambiamento climatico. I sei personaggi coordinati dal super computer Tempus, episodio dopo episodio, aiutano gli animali e liberano le città e i mari dall’inquinamento.
Per ascoltarlo:https://open.spotify.com/show/3LekFy0HoknklQ7BEMDgTb
di Benedetta Sangirardi