The supermercato is the new Spa.
Quante sfumature di rosso conoscete? No, no. Non sto parlando di QUELLE sfumature. Ma di quelle dei pomodori. Sì esatto, quelli che trovate uno ammassato all’altro sul banco della verdura al supermercato. Quanto ci mettete voi a scegliere il pomodoro giusto? Il pomodoro che vi fa venire fuori un sughetto con i fiocchi? Non è facile amiche mamme, non è facile per niente se siete al supermercato senza figli. Perché se il bambino è dentro il carrello, piagnucolante perché ha fame, perché ha sonno, perché si annoia, perché vuole scendere, perché ha visto le uova di pasqua e le vuole tutte …. allora in quella circostanza, be’ si prendono i primi quattro pomodori che ci capitano sotto mano e quel che ne viene fuori ne viene fuori. Ma se il bambino l’avete mollato a casa, allora è tutta un’altra storia. La storia della calma, un universo a noi mamme sconosciuto.
Per scegliere il pomodoro giusto, con la giusta gradazione di rosso non è facile ragazze … ci vuole tempo per scegliere. Almeno un’ora. L’ora più bella del mondo. La mia ora d’aria.
Tranquille. Non mi sto sperimentando nei panni di una food blogger, quindi non sto per propinarvi una ricetta su come costruire opere di ingegneria artistica per far mangiare tutte le verdure ai vostri bambini senza pianti isterici, o suggerirvi i dieci modi per camuffare i broccoli e metterli dappertutto (anche nel latte la mattina) o raccontarvi di quando ho cucinato un hamburger di seitan spacciandolo per Scottona e stupendomi poi se marito e bambino mi hanno tirato dietro le patatine…
No.
Vi voglio solo raccontare la mia ora al supermercato, la mia nuova Spa. Un’ora da sola, tra pomodori, zucchine, creme…
….wow…
RI
GE
NE
RA
TA
[Allora com’è la storia sulle zucchine che mi ripete sempre mia mamma? Prendi quelle più piccole perché sono più saporite. Allora, dunque vediamo: questa decisamente no. Enorme. Questa, be’sì questa può andare, mi sembra piccina. Però, aspetta, se la paragono a quest’altra…eh, ma così come faccio? Dovrei vederle tutte e poi misurarle: quante ce ne saranno di zucchine sul banco? Un centinaio? Non posso mica star qui a guardarle tutte. Però va be’ dai, magari ne prendo quattro: due e due, così bilancio. Ok sì dai faccio così. Allora, prendo questa sicuramente …. mmmm … poi …. ok questa qui mi ha convinta….questa? uff non lo so … no dai, ne prendo solo due. Basteranno. Fatto …. Ah no aspé, il numero della bilancia? Tre. Ok, vadoooo.]
Lo so, lo so. Sembro una matta ma voi non potete capire. Sentire la mia voce nella testa che PENSA.
Senza essere continuamente tirata dalla manica del maglione.
Senza il mamma-mamma-mamma-mamma-mamma di sottofondo.
Senza dover essere interrotta ogni due minuti e poi dover ricominciare a pensare …. ma a cosa stavo pensando? Va be’ dai, andiamo a lavare i piatti intanto … e il pensiero puf! Sparisce.
Io al supermercato ho pensato, da sola, senza interruzioni. E sono anche riuscita a sentire nella mia testa la mia voce che pensava….
Splash (rumore di una lacrima di commozione che cade sulla tastiera del pc)
Io sono stata un’ora al supermercato con il cervello vuoto. Completamente vuoto.
Perché mamme, non è tanto la questione di uscire senza figli. Non è tanto la questione di prendersi un’ora tutta per sé dall’estetista o dalla parrucchiera. Non è tanto la questione di avere figli o di non avere figli.
La questione è non pensare a TUTTO. Sempre. Giorno e Notte.
Alla lavatrice da fare
alla rata del nido
all’appuntamento con la pediatra per il bambino
alla roba da stirare
ai regali di compleanno da andare a comprare
alla lista della spesa
al cane da portare a pulire
alle mail di lavoro
al menù per tutta la settimana
ai chili da buttar giù
agli appuntamenti di lavoro
ai pavimenti da pulire
all’armadio da riordinare
alle scadenze dei pagamenti
al bambino che ha la febbre
al whatasapp dell’amica a cui devi rispondere da tre giorni
… ma domani passano a ritirare l’umido o il vetro?
#MammaCheAnsia!
( inizio backstage)
“Amore, ma secondo te questa lista rende bene l’idea del carico mentale che abbiamo quotidianamente noi donne?”,chiedo.
“ Sì …. no, è carina. Fa ridere. Però dai, esageri … alla fine a voi mamme piace essere sempre sotto stress”, risponde.
….
Ok, aggiungiamo alla lista:
Fare le valigie
salutare marito
andare via per sempre.
Fine lista
(fine backstage)
Va be’, ecco. Magari andar via per sempre forse è un po’ esagerato (e poi, bisognerebbe pensare e organizzare troppe cose. Ansia.) … quindi, per ora, mi limito ad andare alla Spa al supermercato.
[Ah sì è vero, avevo finito anche lo shampoo …. mm vediamo: lisciante o anti crespo? Ma no dai, lisciante. Ah, questo fa tutte e due. Ecco, allora prendo questo. E questo? Rende i capelli tre volte più forti … che esagerati, poi lo usi e non funziona niente. No dai, prendo il solito. Però già che sono qui magari mi prendo una maschera per i capelli … e una per il viso …. ma sì dai, non avrò tempo di farle ma prima poi lo troverò. Allora, questa? E ma che brutta la confezione, tutta grigia, una tristezza…ecco, questa è più carina verde e rossa…13 euro? E la madonna … cosa c’è dentro? Ma si dai, per una volta…poi la userò tra un anno minimo quindi diciamo che sono 13 euro investiti a lungo termi … ]
“Signora, prego venga”
#shock
No, sono già alla cassa? E’ finita? Devo tornarne a casa? Di già?
“Ehm … scusi: domani avete posto per un’altra ora?”
Melissa Ceccon di Mamma che Ansia ( IG @mamma_che_ansia)