Una malattia invisibile e invalidante al 70%: è questa la condizione in cui Giorgia Cirulli, di Lissone (MB), vive da quasi 10 anni. Ha scoperto la sua patologia a 30 quando il suo bimbo ne aveva tre. Ha rischiato di morire, ma non si è arresa. Vi raccontiamo la sua storia.
Essere mamme è un lavoro duro. Richiede impegno, costanza, creatività e forza. Tanta, emotiva e fisica. Siamo tutte delle guerriere, anche se a volte non ce lo diciamo o ce lo dimentichiamo, ma grazie alla maternità tutte noi abbiamo guadagnato, oltre ad un immenso carico di amore, anche i super poteri. Quante cose riusciamo a fare che magari, prima dei figli, non ci saremmo mai immaginate di poter fare? Un’infinità.
Ma non sempre fila tutto liscio. A volte anche a noi mamme capita di dover affrontare uno stop che ci impedisce di fare le mamme al 100% e questo è quello che è successo a Giorgia Cirulli, una mamma e personal trainer che da 10 anni convive con la rettocolite ulcerosa, una patologia infiammatoria intestinale cronica che la costringe a vivere con un dispositivo medico, ovvero un sacchetto che raccoglie il suo materiale enterico h24 perché un pezzo del suo intestino, per via della malattia, fuoriesce dal suo addome.
Crampi addominali fortissimi e scariche dolorose che non riusciva a controllare, misto sangue e muco. Questi si sintomi.
Quella di Giorgia, però, è una malattia invisibile. Guardandola si vede una donna sorridente, grintosa e con un fisico mozzafiato. Ma se le si chiede di togliersi i vestiti, ecco che notiamo la sua sacca stomiale, “simbolo” della sua malattia cronica che l’ha portata a pesare poco più di 40 chili, debilitandola non solo fisicamente ma anche emotivamente.
“Quella da cui sono affetta è una patologia invalidante, che ti abbatte psicologicamente, che ti allontana dalla vita sociale e ti vuole costretta a casa perché non hai controllo dei bisogni fisiologici debilitandoti notevolmente. Anni di terapie a base di immunosoppressori, steroidi, ricoveri ospedalieri, nulla ha funzionato”, ha raccontato Giorgia in un’intervista in un noto giornale locale, MBNews.it
Giorgia Cirulli ha scoperto di avere la rettocolite ulcerosa a 30 anni, quando il suo bimbo ne aveva 3.
“E’ stata dura – continua su MBNews.it – ma ho voluto reagire sempre, nonostante tutto il dolore fisico ed uno stato emotivo messo duramente alla prova perché spesso i miei sintomi non venivano compresi nemmeno dalle persone che mi stavano vicino. La forza, devo dire, me l’ha data anche mio figlio: volevo che vedesse una mamma pronta a combattere e non ad arrendersi”.
E così è stato. Giorgia Cirulli ha trovato dentro di sé un’enorme forza e ha reagito. Da circa un anno e mezzo vive senza colon che le è stato asportato a seguito di una prima operazione chirurgica, difficile e invasiva. Ora ne mancano altre due che le permetteranno di effettuare la ricanalizzazione intestinale togliendo così la sacca stomiale.
In attesa di queste due ulteriori prove, però, mamma Giorgia non si è persa d’animo e soprattutto non si è arresa davanti a questa malattia invalidante al 70%.
Giorgia Cirulli, infatti, si è reinventata personal trainer e oggi lavora online e a domicilio per aiutare altre donne a tenersi in forma. Non solo, ha anche un sogno nel cassetto che si sta realizzando: un brand di moda per realizzare dei copri-sacchetto esteticamente piacevoli e un movimento per sensibilizzare e informare sul tema così da sostenere e motivare tante donne nella mia situazione ad accettare meglio questa condizione così delicata.
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Responsabile editoriale – MumAdvisor