Finalmente è arrivata l’estate! E con essa le temperature elevate. Sole, mare, piscina… la vita all’aria aperta è un toccasana per i nostri bambini ma le radiazioni solari e il caldo possono portare con sé degli inconvenienti anche gravi.
Stare al sole ha numerosi benefici, sia per noi che per i nostri figli.
Il sole favorisce la sintesi della vitamina D, indispensabile per avere ossa sane, aiuta a regolare il ritmo sonno/veglia e influenza in maniera positiva l’umore oltre che essere un potente rimedio naturale per alcune malattie della pelle, come la dermatite atopica di cui spesso soffrono i bambini.
Se però l’esposizione non avviene correttamente i danni possono superare i benefici, in particolar modo nei bambini.
Quali sono i principali inconvenienti di sole e caldo?
Quali i sintomi a cui prestare attenzione e come risolverli?
Ma soprattutto quali sono le regole da seguire quando i bambini si espongono al sole o giocano e fanno sport nelle calde giornate estive?
L’eritema solare è la comune scottatura della pelle che si può manifestare in seguito ad un’eccessiva esposizione al sole.
Possono bastare anche 15-30 minuti senza adeguata protezione perché un bambino possa svilupparlo.
Nei bambini, infatti, lo strato corneo superficiale della pelle è più sottile e la produzione di melanina (che ha funzione protettiva) è ridotta rispetto agli adulti.
Si tratta di un’infiammazione acuta della pelle di cui inizialmente non ci si accorge ma che si manifesta dopo 3-5 ore e raggiunge la massima intensità in 12-24 ore.
Ci sono fattori che ne facilitano la comparsa: il fototipo cutaneo, la lunghezza del tempo di esposizione, la stagione, l’ora (tra le 11 e le 15) e la vicinanza all’equatore.
L’altitudine aumenta proporzionalmente il rischio così come il riflesso della sabbia e dell’acqua.
La cute bagnata, inoltre, va incontro più facilmente ad eritema rispetto a quella asciutta.
Può presentarsi solo con un lieve rossore oppure manifestarsi in maniera intensa con gonfiore, dolore, bruciore o prurito.
In genere si risolve da solo, nel giro di 72 ore o comunque 7 giorni al massimo, con la desquamazione della zona ustionata.
Per alleviare i sintomi è consigliato fare un bagno, una doccia fredda o fare impacchi freddi sulla zona ustionata, dopodichè è sufficiente applicare un gel d’aloe o una crema lenitiva.
Se prurito, dolore e gonfiore sono molto intensi si deve ricorrere a creme cortisoniche leggere.
Può essere utile anche spruzzare dell’acqua termale dall’azione lenitiva e antipruriginosa.
Sono invece da evitare gli anestetici perché possono creare dermatiti da contatto.
In caso di febbre o dolore importanti somministrare paracetamolo o ibuprofene.
Nei casi più gravi di eritema possono essere presenti vescicole e se l’ustione è particolarmente estesa il bambino può presentare brividi, febbre, debolezza marcata, mal di testa, nausea, vomito fino ad arrivare anche allo stato confusionale.
In questo caso ci si trova di fronte al colpo di sole, ossia il surriscaldamento e l’infiammazione delle meningi a seguito della prolungata esposizione alle radiazioni.
E’ una situazione non frequente ma dove bisogna prontamente intervenire mettendo il bambino all’ombra in luogo fresco e ventilato, meglio se con le gambe sollevate.
E’ opportuno farlo bere per evitare che si disidrati e avvolgerlo in teli bagnati per diminuire la temperatura corporea.
L’eritema è un inconveniente del sole che va evitato non solo per il fastidio che provoca nel breve termine ma anche perché predispone a danni più seri nel lungo termine.
Infatti, i bambini più soggetti ad avere tumori della pelle in età adulta sono quelli che hanno pelle chiara, nei o lentiggini e che hanno presentato diversi episodi di eritema solare con formazione di vescicole e che hanno avuto in famiglia altri casi di tumore della pelle.
Le temperature elevate, l’aumento dell’umidità (che ostacola l’evaporane del sudore) e l’assenza di ventilazione sono tutte situazioni che, se non opportunamente gestite, possono portare a conseguenze anche gravi.
I bambini, soprattutto di età inferiore ai due anni, sono maggiormente esposti ai rischi delle alte temperature poichè il loro sistema di dispersione del calore attraverso la sudorazione non è ancora adeguatamente sviluppato.
Le situazioni che si possono presentare sono i crampi di calore, l’esaurimento da calore e il colpo di calore.
I crampi di calore sono contrazioni muscolari improvvise, di breve durata ma molto dolorose che interessano i muscoli di braccia, gambe e addome.
Possono verificarsi durante o dopo un’attività fisica intensa in condizioni di caldo estremo e sono dovute alla notevole perdita di liquidi e sali per l’intensa sudorazione.
In questi casi è opportuno interrompere subito l’attività fisica, portare il bambino in luogo fresco facendolo sedere o sdraiare e offrirgli bibite contenenti zuccheri e sali minerali.
Se non si interviene subito, infatti, si può arrivare all’esaurimento da calore, una forma più grave caratterizzata non solo da crampi ma anche da mal di testa, aumento della sete, debolezza, vertigini o svenimento, nausea e/o vomito, irritabilità e temperatura oltre i 40 °C.
E’ bene in questo caso avvolgere il bambino con un asciugamano bagnato con acqua fredda o bagnare la pelle con acqua fresca e chiamare il 118 perché essendo debole potrebbe aver bisogno di idratazione per via endovenosa.
Se non trattato immediatamente può trasformarsi in colpo di calore, una situazione rara ma grave che rappresenta un’emergenza medica pericolosa per la vita.
Il corpo, infatti, non riesce più a regolare la propria temperatura che può salire fino a superare i 41,1°C causando danni al cervello e la morte, se non rapidamente trattato.
I sintomi del colpo di calore sono più gravi infatti il respiro e il battito accelerano e si rischiano convulsioni e perdita di conoscenza.
In questo caso è opportuno allertare subito i soccorsi e nel frattempo spogliare il bambino, sdraiarlo a gambe sollevate in un luogo fresco e bagnarlo con acqua tiepida per abbassare la temperatura.
Se è vigile e cosciente somministrare frequenti sorsi di bibite fresche ma se vomita girarlo sul fianco per evitare il soffocamento.
Se possibile somministrare un antipiretico in attesa dei soccorsi.
Pe evitare queste situazioni è quindi opportuno seguire alcune regole importanti.
1) I lattanti, in particolare sotto i 6 mesi di vita, non dovrebbero mai essere esposti alla luce solare diretta. Per questo le creme protettive non vanno consigliate in questa fascia d’età, a meno che non ci si trovi in condizioni di non poter proteggere il piccolo che altrimenti va sempre tenuto all’ombra.
2) Esporre il bambino gradualmente: un’ora o poco più i primi giorni, aumentando gradualmente il tempo di esposizione i giorni successivi, in modo da permettere alla cute di produrre melanina che funge da meccanismo naturale di difesa contro le radiazioni solari.
3) Evitare l’esposizione durante le ore di massima intensità dei raggi solari (11-16) e applicare sulla cute filtri solari a protezione alta (SPF 50+) 15-20 minuti prima dell’esposizione e riapplicarli ogni 2 ore, in particolare dopo il bagno in mare, in piscina o se si suda molto. Scegliere prodotti studiati per bambini (formulazioni KIDS delle varie aziende dermocosmetiche) che sono privi di profumi e contengono filtri fisici in grado di prevenire le irritazioni.
4) Al rientro a casa lavare la cute con un detergente non aggressivo e non schiumogeno e applicare un prodotto idratante ed emolliente.
5) Far indossare abiti chiari, traspiranti, cappellino e occhiali da sole (con lenti adeguate per i raggi UV), soprattutto nei bambini con pelle e occhi chiari e nelle giornate molto calde
6) Stimolare i bambini a bere tanto (soprattutto durante l’attività fisica) e ad assumere più frutta e verdura per il loro alto contenuto di sali minerali, vitamine e fibre.
7) Abbassare la temperatura corporea con bagni e docce tiepide, non fredde, e bagnare frequentemente la testa e la nuca con acqua fresca se esposti al sole per troppo tempo
8) Nei giorni caldi o umidi, limitare l’attività fisica all’aperto durante le ore più calde ed educare i bambini ad andare in luoghi freschi riparati dal sole e riposarsi e idratarsi immediatamente ogni volta che si sentono surriscaldati.
Sole si quindi, ma con prudenza e con le dovute precauzioni!
Buona estate Mums!
Pinuccia Viganò
Farmacista collaboratrice per una farmacia privata della Brianza con la passione per la scrittura e libri. Mamma di Tommaso.