La pandemia è ancora in una fase molto acuta e i contagi, a partire da prima di Natale, hanno cominciato a risalire in maniera importante: sono tante le persone positive in questi giorni, anche bambini, donne in gravidanza o mamme che hanno da poco partorito.
Data la particolarità del momento e, soprattutto, visto che sono tante le mamme che in questi giorni ci scrivono raccontandoci delle loro difficoltà perché sono in quarantena, o hanno scoperto che il loro bimbo è positivo, oppure – ancora – ci chiedono info perché stanno allattando e non sanno come fare, abbiamo deciso di girare tutte queste domande alla nostra ostetrica di fiducia, Cetty.
Ha preparato per noi un articolo molto utile, soprattutto in questo periodo, che riassume in maniera molto semplice e precisa, tutto quello che bisogna sapere in caso di positività in ambito materno.
Le donne in gravidanza sono attualmente da considerare una categoria più vulnerabile, per cui è bene che la donna in gravidanza segua scrupolosamente le misure di prevenzione raccomandate dalle autorità sanitarie:
Lavare spesso le mani con acqua e sapone o con gel a base alcolica.
Proteggersi con mascherina, preferibilmente ffp2.
Mantenere la distanza sociale con altre persone.
Evitare i posti affollati.
Adeguata ventilazione degli ambienti.
Non toccare occhi, naso e bocca con le mani se non preventivamente disinfettate.
Pulire le superfici con disinfettanti a base di alcol o cloro.
Coprire bocca o naso con il gomito o un fazzoletto quando si tossisce o starnutisce e gettare subito il fazzoletto.
Le vaccinazioni eseguite durante la gravidanza, tra cui anche quella anti-COVID19 aiutano a trasferire gli anticorpi protettivi al bambino attraverso la placenta evitando maggiori complicanze materno- fetali.
Il Ministero della salute raccomanda la vaccinazione anti SARS-Cov-2/COVID-19, con vaccini a mRNA (Pfizer o Moderna), alle donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre e in allattamento. Mentre, per quanto riguarda le donne nel primo trimestre di gravidanza attualmente le indicazioni sono quelle di valutare rischi e benefici insieme al curante, questo perché sono poche le donne vaccinate nel primo trimestre e quindi sono ancora poche le evidenze.
La terza dose di vaccino, cosiddetta dose booster, secondo le ultime indicazioni puó essere somministrata in contemporanea al vaccino antinfluenzale o antipertosse, anch’esse raccomandate in gravidanza.
Che misure adottare:
Informare il curante della positività e/o eventuali sintomi (febbre >37,5 °, tosse, difficoltà respiratorie)
Monitorare parametri vitali (temperatura, saturazione)
Non assumere farmaci fai-da-te.
In assenza di sintomi, o lievi sintomi restare in isolamento domiciliare.
In presenza di sintomi gravi, può essere necessario recarsi in ospedale.
Attualmente le donne in gravidanza vaccinate che hanno contratto il virus risultano avere una sintomatologia lieve (raffreddore, lieve rialzo temperatura) o asintomatiche questo grazie all’effetto protettivo degli anticorpi sviluppati tramite vaccinazione.
Le misure che bisogna adottare sono le stesse per il caso di non vaccinazione.
In entrambi i casi, essendo in isolamento domiciliare la donna dovrà insieme al curante riprogrammare le visite ostetriche di controllo a quando sarà negativa.
Se si è venuti a contatto con un soggetto positivo, attualmente si differenziano 3 categorie:
Si effettua auto-sorveglianza con utilizzo di mascherina ffP2 e auto monitoraggio dei parametri vitali e di eventuali sintomi per 10 giorni. Per uscire dall’auto-sorveglianza serve un tampone negativo.
In assenza di sintomi si effettua una quarantena breve di 5 giorni, a cui deve seguire un tampone molecolare o antigenico negativo.
Si effettua una quarantena completa di 10 giorni, a cui deve seguire un tampone molecolare o antigenico negativo.
Se è possibile vivere in due ambienti separati, senza avere alcun contatto con il soggetto positivo allora valgono le regole precedenti come per un non convivente.
Se invece non è possibile vivere in due ambienti separati bisogna:
Restare in isolamento fino alla certificazione di guarigione.
Utilizzare mascherina ffP2 se non possibile isolamento.
Mangiare in momenti/posti diversi.
Dormire in stanze diverse se possibile.
Pulire quotidianamente le superfici più frequentemente toccate e usate con disinfettanti a base di alcol o cloro.
Lavare spesso e scrupolosamente le mani con acqua e sapone o con gel disinfettante.
Differenziare la biancheria sporca della persona in quarantena tenuta in un sacchetto separato e lavata a 60-90 °C.
Il materiale di rifiuto generato da persone in quarantena deve essere collocato in sacchetti dedicati e smaltito separatamente.
Se si è positive al Covid-19 al momento del parto si seguirà un percorso dedicato in un ospedale Hub per donne positive: questo renderà il ricovero sia per la mamma che per il bambino più sicuro in un luogo appropriato. È importante parlarne con il proprio curante e conoscere il punto nascita appropriato in relazione alla propria città/regione.
Si potrà travagliare in maniera fisiologica, indossando i dispositivi di protezione individuale.
Secondo le linee guida della SIGO attualmente le donne positive al virus non possono fare un parto in acqua, a causa delle evidenze di trasmissione del virus per via fecale.
Mentre, per quanto riguarda l’uso dell’analgesia epidurale durante il travaglio, andrà valutato insieme all’equipe medica in relazione alle condizioni cliniche della mamma e del feto.
In caso di positività al Covid-19 NON è raccomandato in nessun caso eseguire un taglio cesareo elettivo, se non per indicazioni cliniche materne o fetali.
In allattamento è raccomandato eseguire la vaccinazione per le donne che non si sono ancora vaccinate o non hanno completato il ciclo vaccinale.
Come indicato dalle attuali evidenze scientifiche, il neonato non incorrerà alcun rischio e assumerà gli anticorpi sviluppati dalla mamma contro SARS-CoV-2 attraverso il latte materno.
La mamma può allattare senza dover interrompere l’allattamento, ma dovrà seguire delle indicazioni:
Indossare sempre la mascherina quando si allatta o quando si entra in contatto ravvicinato con il neonato, preferibilmente ffP2.
Lavare accuratamente le mani con acqua e sapone o con gel disinfettante prima e dopo aver preso in braccio il neonato o nel caso in cui sia necessario tirare/spremere il latte.
Evitare di starnutire, tossire in prossimità del neonato.
Accurata disinfezione delle superfici.
Adeguata ventilazione degli ambienti.
Applicare sempre le misure di isolamento e igiene previste per la popolazione generale positiva.
I neonati e i bambini NON indosseranno la mascherina o altre forme di copertura al viso a causa del rischio di soffocamento.
Cetty Riggio
Ostetrica Libera Professionista, Consulente Babywearing, Personal Trainer Ostetrico.
Mi occupo delle donne dal menarca alla menopausa, con particolare attenzione alla gravidanza e al puerperio.