Quando un genitore si trova a dover scegliere di mettere un apparecchio ortodontico al proprio figlio è importante che possa valutare quali sono i vantaggi sulla salute del bambino e le eventuali ripercussioni nel caso decidesse di non intraprendere il trattamento, in modo da iniziare il percorso ortodontico con consapevolezza.
Tra i 4 e i 5 anni i bambini devono eseguire la loro prima visita specialistica ortodontica per il controllo della masticazione, visita che proseguirà con scadenza regolare fino alla fine della permuta dentale, che avviene solitamente intorno ai 12 anni.
Nel caso in cui, durante queste visite di monitoraggio, venga rilevato un problema masticatorio i genitori si trovano a dover intraprendere un percorso ortodontico più o meno complesso, talvolta anche in età molto precoce.
Ed è proprio in questa fase che possono insorgere preoccupazioni e domande nei genitori.
I dubbi possono essere di diverso tipo, per esempio di fronte alle malocclusioni più impegnative i genitori possono essere titubanti nell’affrontare un percorso che dura a lungo negli anni, con apparecchiature che possono sembrare disagevoli per il proprio figlio e che si teme che il figlio non riesca a gestire.
Mentre, al contrario, per le malocclusioni più lievi, l’apparecchio può sembrare un overtreatment, non così strettamente necessario se paragonato al costo e all’impegno che un trattamento ortodontico richiede.
Infine quando la maloclusione del figlio è su base genetica, spesso ci si ritrova a confrontarsi con nonni o parenti che, a fronte di una malocclusione molto simile a quella del figlio, non hanno eseguito nessun trattamento senza apparentemente gravi conseguenze.
E quindi perché procedere con questi trattamenti?
Per capire effettivamente cosa comporta decidere di trattare o non trattare un problema masticatorio è utile partire con il definire quali sono i benefici e gli obiettivi di un trattamento ortodontico.
Scopo dell’ortodonzia è infatti non solo quello di correggere la malocclusione, ma anche di prevenire tutte le alterazioni a carico dell’apparato masticazione sia per quanto riguarda le strutture dentali che scheletriche.
L’azione preventiva dell’ortodonzia si esplica in diverse modalità.
Permette uno sviluppo corretto delle funzioni orali.
L’allineamento dentale e una buona masticazione favoriscono, nei pazienti in crescita, un corretto sviluppo delle funzioni orali (fonazione, respirazione e deglutizione).
Alcune malocclusioni come il palato stretto o il morso aperto possono infatti provocare l’interposizione della lingua tra i denti durante la deglutizione, causando la cosiddetta deglutizione atipica e nel contempo favorire anche la respirazione orale invece che nasale.
La posizione alterata della lingua, sia a riposo che durante la deglutizione, sul lungo periodo può inoltre influenzare la postura.
Il palato stretto e le malposizioni dentali possono infine provocare distorsioni fonetiche, in particolari dei suoni “S”, “D”, “T” e “N”.
Permette di preservare la salute dei denti e dei tessuti gengivali.
I denti non allineati sono più soggetti, in età adulta, ad una usura dello smalto, mentre alcuni problemi masticatori, a causa dei contatti scorretti tra i denti, possono favorire la comparsa di recessioni gengivali, piccoli abbassamenti dei tessuti di sostegno, purtroppo irreversibili.
Inoltre raddrizzando i denti si riduce il rischio di carie e gengivite, poiché si ha una miglior autodetersione delle superfici dentali da parte della lingua e della saliva e nel contempo si agevolano le manovre di igiene orale domiciliare.
Previene i traumi dentali nei denti sporgenti
In caso di denti sporgenti la correzione ortodontica ne riduce il rischio di frattura.
I denti sporgenti, come ci indicano le statistiche, vanno molto più frequentemente incontro a fratture in seguito a cadute accidentali. Per questa ragione secondo le Linee Guida del Ministero della salute per la prevenzione dei traumi, i denti sporgenti devono essere trattati fin dalla giovane età con un apparecchio ortodontico.
La loro correzione non risponde quindi solo ad una richiesta estetica, ma concorre in maniera concreta alla prevenzione dei traumi e delle fratture degli elementi dentari stessi.
Preserva la salute dell’articolazione temporo-mandibolare.
Una buona chiusura dei denti, che in termine tecnico è definita masticazione con un rapporto di I classe, è caratterizzata da un corretto ingranaggio dei denti superiori rispetto agli inferiori nei tre piani dello spazio. In particolare per definire una masticazione corretta vengono analizzate la posizione dei primi molari superiori e dei canini rispetto agli inferiori.
Sulla correlazione diretta tra problemi masticatori e disordini temporo-mandibolari (DTM) la letteratura non è uniformemente concorde, soprattutto a causa della natura multifattoriale di questi disturbi.
Sembrerebbe comunque che ottenere questo tipo di chiusura elimini uno dei fattori predisponenti i DTM. Prevenendo anche, sempre in età adulta, lo sviluppo di cefalee di tipo muscolo tensive, spesso associate ai DTM.
Favorisce lo sviluppo di una maggiore autostima
Un bel sorriso e il ripristino di un’armonia facciale favoriscono lo sviluppo di una maggior autostima nei pazienti.
Il sorriso è il nostro biglietto da visita e in un’epoca in cui l’immagine è sempre più esposta, avere un buon riallineamento e una buona estetica possono dare maggiore sicurezza e nei più giovani anche contribuire a prevenire gli episodi di bullismo.
Negli adolescenti, poi, non dobbiamo dimenticare che le caratteristiche facciali giocano un ruolo fondamentale nella percezione che il ragazzo ha di sé, influendo quindi in maniera diretta sulla sua autostima.
Come decidere se applicare o meno un apparecchio ortodontico?
Una volta conosciuti i reali vantaggi del trattamento ortodontico, in particolar modo nei pazienti in crescita, bisogna specificare che le conseguenze di un mancato trattamento ortodontico varieranno a seconda della severità e del tipo di malocclusione.
È indubbio che non intervenire con un apparecchio ortodontico può comportare conseguenze su diversi aspetti della salute del bambino, che però saranno di gravità diverse a seconda del singolo caso. Il genitore dovrà quindi affidarsi ad un professionista di fiducia per farsi spiegare nel dettaglio tutti le eventuali alterazioni e problematiche dovute alla mancata correzione della malocclusione del proprio figlio, in modo da poter fare, anche in caso di mancato trattamento, una scelta consapevole.
Principali benefici del trattamento ortodontico:
Dottoressa Barbara Motta
Dentista specialista in Ortodonzia.
Si occupa con passione di ortodonzia pediatrica, degli adulti ed estetica, anche attraverso la metodica con allineatori trasparenti. Lavora a Milano ed è mamma di Maria Sole e Leonardo. Tutti i suoi consigli li trovi anche sul suo profilo Instagram