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Babywearing, l’arte di portare i piccoli: quali vantaggi e quali supporti scegliere?

14/04/2021

Sapevate che grazie al babywearing i genitori riscoprono competenze innate? Questa pratica è molto antica e negli ultimi anni è stata rivalutata anche in Occidente. Ma sapete proprio tutto sull’arte di portare i neonati? Con la nostra ostetrica e consulente babywearing, Cettina, andiamo a scoprire tutto su questo “mondo”

 

 

 

Il Babywearing è una pratica molto antica, conosciuta in tutto il mondo e negli ultimi anni rivalutata anche in Occidente. Le pratiche di maternage sono molto varie e rispecchiano: usanze, tradizioni, ambiente, clima, stile di vita, situazione economica e sociale di una determinata popolazione. 

Il significato di Babywearing è quello di portare, indossare, sostenere i piccoli che fin dalla nascita hanno bisogno di accudimento, cura, contatto. 

I neonati infatti dopo aver vissuto in simbiosi con la mamma, alla nascita vivono un’importante fase della durata di circa 9 mesi in cui hanno bisogno del contatto con i genitori per sviluppare tutte le loro competenze di autonomia e tale periodo è chiamato esogestazione. È un nuovo periodo di adattamento alla vita extrauterina in cui la cosa più bella per il neonato è vivere cuore a cuore con il genitore, in maniera tale da trarre la sicurezza di cui ha bisogno.

I genitori attraverso il babywearing riscoprono delle competenze innate.

 

I VANTAGGI DELL’ARTE DEL PORTARE 

I vantaggi del babywearing sono innumerevoli sia per i genitori che per il neonato: 

  • La risposta alle esigenze del neonato è immediata. 
  • Riduzione ormoni dello stress del neonato, e di conseguenza migliora la sua funzionalità gastrointestinale, neuronale.
  • Il neonato piange meno, sa che le sue esigenze verranno subito soddisfatte. 
  • L’allattamento al seno risulta più facile e immediato, ma permette di stabilire un legame maggiore anche alle mamme che non sono riuscite ad allattare. 
  • Mani libere, meno difficoltà negli spostamenti con il neonato in sicurezza. 
  • Distribuire il peso in modo adeguato, tale da permettere di affaticare meno la schiena, gli arti, le spalle rispetto ad un bambino portato in braccio senza supporto.  
  • Per la neomamma e il neopapà essendo questo un periodo di grandi cambiamenti in cui bisogna ritrovare un nuovo equilibrio familiare, il babywearing aiuta a trovare la serenità, ad abbassare gli ormoni dello stress anche nel portatore.
  • Favorisce il corretto sviluppo delle anche, in quanto viene mantenuta la divaricazione fisiologica senza forzature. 

 

QUALI SUPPORTI SCEGLIERE? 

I supporti a disposizione per iniziare a portare i piccoli sono innumeravoli e la scelta è spesso dettata dalle abilità del genitore: alla nascita è sicuramente più indicata una fascia elastica che permette di sostenere e avvolgere il neonato in sicurezza con le diverse legature disponibili a triplo sostegno, ma è possibile portare un neonato anche in fascia rigida o con un supporto strutturato purchè sia ergonomico. 

In commercio ormai esistono tantissimi supporti ma ciò che deve guidare la scelta di un genitore è sicuramente quella di rispettare le regole di ergonomia. 

 

Quali caratteristiche del supporto valutare: 

 

  • Rispetto della divaricazione delle anche: alla nascita infatti le anche del neonato non sono ancora mature: l’articolazione è ancora costituita in maggior parte da cartilagine e la testa del femore non è ancora completamente contenuta nel bacino, quindi è importante che il supporto usato non modifichi la fisiologica posizione che assume il neonato. 

  • La posizione delle gambe è a “M”: per rispettare la fisiologica posizione delle anche le ginocchia devono essere sempre più in alto rispetto al sederino, con le gambe sempre in atteggiamento di flessione e rotazione. 

  • Sostegno della testa per i supporti indicati dalla nascita: sappiamo bene che i muscoli del collo del neonato non sono forti da permettergli di tenere la testa ben dritta, e quindi il supporto usato deve garantire questo sostegno.

  • Rispetto della cifosi del portato: il neonato alla nascita ha la classica posizione a C della colonna vertebrale che modificherà crescendo, quindi è fondamentale che venga mantenuta la sua posizione fisiologica. 

  • Altezza di portata rispetto al baricentro del portatore: è molto importante che il neonato venga portato ad una giusta altezza per non avere sovraccarichi alla colonna vertebrale e sulle spalle dei genitori. Nel babywearing l’altezza corretta è definita “altezza bacio”

  • Regolabilità e quindi adeguata avvolgenza senza forzature della postura. 

I supporti più comuni sono: 

  • Fascia Elastica: è una fascia di circa 5 metri e alta tra 45 e 70 cm in cotone 100% che permette di fare legature a triplo sostegno preannodate, pancia a pancia. È molto avvolgente e tiene fino a 6-7 kg. 

  • Fascia Rigida: è una fascia di stoffa rettangolare o a parallelogramma di lunghezza da 2,2 mt a 5,7 mt e alta circa 70 cm. Esistono diverse taglie in relazione alle legature e all’età del bambino da portare, inoltre vengono realizzate in diversi tessuti con grammature differenti e tessiture. Permette di portare il bambino con diverse legature in tutte le posizioni partendo dal davanti quando è piccolo, per poi passare al fianco e alla schiena. 

  • Ring Sling o fascia ad anelli: è una fascia in tessuto rigido lunga circa 2 mt che permette di portare il bambino pancia a pancia e successivamente sul fianco. La fascia viene messa su una sola spalla, quindi si preferisce usarla per spostamenti brevi.

  • Mei tai: si tratta di un supporto semi-strutturato di origine cinese con un pannello centrale e 4 fasce cucite alle estremità, 2 vanno a formare gli spallacci e 2 si legano in vita. Permettono di portare il bambino pancia a pancia e schiena da circa 6-8 settimane dalla nascita fino a circa 20 kg. 

  • Onbuhimo: è un supporto di origine giapponese, con un pannello centrale e 2 fasce superiori che vanno a formare gli spallacci, ma senza fascione ventrale quindi scarica il peso solo sulle spalle del portatore. Principalmente viene usato per portare sulla schiena e per i saliscendi dei bimbi più grandicelli. 

  • Half Buckle: è un supporto a metà tra un marsupio e un mei tai in quanto ha la struttura molto simile al primo ma invece di avere gli spallacci superiori ha le fasce come il secondo. Permette di portare i bambini pancia a pancia e su schiena.

  • Marsupi ergonomici strutturati: è composto da 3 parti (pannello centrale, fascione ventrale, 2 spallacci). E’ fondamentale che il fascione ventrale sia regolabile in maniera tale da garantire la posizione ad M delle gambe, con la stoffa che va da incavo ad incavo del ginocchio, lo schienale deve essere morbido per permettere al bambino di mantenere la posizione fisiologica della sua colonna vertebrale e gli spallacci imbottiti. Permette di portare i bambini pancia a pancia e su schiena. 

In commercio esistono tantissimi marsupi che si definiscono ergonomici ma in realtà non lo sono, in quanto hanno una seduta molto stretta non regolabile che costringe i bambini a stare con le gambe a ciondoloni oppure hanno il pannello rigido che non permette di rispettare la fisiologia della sua colonna vertebrale. 

Controlla la vetrina Shopping di Mumadvisor: troverai i top di gamma dei migliori supporti babywearing suggeriti dalla nostra ostetrica e consulente.

 

E la posizione a culla?

Non è consigliata in quanto non solo non rispetta le normali regole di ergonomia per le anche sopracitate ma la posizione mento-petto rischia di non garantire i normali scambi respiratori del neonato. 

E la posizione fronte mondo?

Non va utilizzata in quanto non rispetta le regole di ergonomia che abbiamo detto: il bambino rischia di stare con una curvatura della colonna vertebrale non idonea e le gambe saranno a ciondoloni, inoltre il bambino ha la perdita dell’equilibrio che gli garantisce il nostro petto o schiena e non ha sostegno per il capo. Infine essendo una posizione sbagliata il portatore scarica in maniera scorretta il peso in avanti con conseguente mal di schiena. 

Affinché si possano rispettare le regole di ergonomia è importante che i genitori si affidino ad una Consulente Babywearing per conoscere tutti i supporti a disposizione e poi scegliere quello che più fa per loro, imparando ad indossarlo nella maniera più corretta e sicura. 

 

Cetty Riggio

Ostetrica Libera Professionista, Consulente Babywearing, Personal Trainer Ostetrico.

Mi occupo delle donne dal menarca alla menopausa, con particolare attenzione alla gravidanza e al puerperio. https://www.ostetricamilano.com/

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