Grazie alla mumexperience di mamma Carla, vi portiamo a due passi dalla riviera romagnola, in borghi con viste mozzafiato che spaziano dal mare agli appennini con tappa a Gradara: il borgo dei borghi. Si parte?
Mums, oggi vi porto al confine tra la Romagna e le Marche! Il primo borgo è Fiorenzuola di Focara che, passeggiando tra le viette di ciottoli curatissime, arriverete alla piazza con un giardino immacolato su cui si trova la Torre dell’Orologio, da cui si può godere di una vista mozzafiato sul mare (vi sembrerà di essere in Irlanda tra il verde dei prati e le scogliere sul mare blu).
Sulla porta d’ingresso del borgo si possono leggere i versi della Divina Commedia, in cui Dante cita Fiorenzuola di Focara: “(…) poi farà si ch’al vento di Focara” (Inferno XXVIII Canto); e vi accorgerete da appena arrivati del perché Dante parla del vento di Focara! Infatti, nel medioevo, gli abitanti accendevano dei fuochi per segnalare ai marinai, la presenza minacciosa del promontorio, contro cui i venti spingevano le navi: ecco il perché del nome Focara.
Dal borgo si può anche raggiungere la spiaggia selvaggia sottostante il borgo attraverso una strada pedonale: arriverete su una lingua di sabbia incontaminata in cui potrete fare un pic nic avendo prima fatto scorta di bontà nelle botteghe del centro.
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A cinque minuti di auto si trova Casteldimezzo, borgo medioevale racchiuso tra le mura intatte, costeggiando le quali si sale su un antico bastione da cui è possibile ammirare i primi appennini. Il nome del borgo deriva dalla storia del Crocifisso posto nel Santuario che troverete nella piazzetta principale: nel 500 una nave mercantile naufragò, probabilmente per il forte vento, nel mare tra Casteldimezzo e Fiorenzuola, rilasciando una cassa con un crocifisso, che si arenò sulla spiaggia tra i due borghi. Nacquero controversie su chi dovesse appropriarsi nel manufatto e, per fugare ogni dubbio, si scelse di lasciare tutto nelle mani del destino: il Crocifisso fù caricato su un carro trainato da buoi, che si diressero spontaneamente a Casteldimezzo. La decisione era stata presa!
A brevissima distanza da Casteldimezzo, si può percorrere a piedi un sentiero che in pochi minuti vi porterà sul Tetto del Mondo! Vi troverete su un promontorio pianeggiante a picco sul mare, sul cui prato è possibile fare un pic nic.
Riprendendo l’auto, in una decina di minuti si arriva a il borgo dei borghi: Gradara. Un borgo medioevale perfettamente conservato: una volta passata la cinta muraria si entra nei suoi vicoli pieni di botteghe, balconi fioriti e locande. in questa rocca soggiornò lo stesso Dante ed è proprio qui che la tradizione ambienta la storia d’amore tra Paolo e Francesca, narrata nel V Canto dell’Inferno. Infatti, dalla Rocca parte il Sentiero di Paolo e Francesca; si tratta di un percorso di un’oretta di passeggiata in cui si riesce a vedere il castello da varie prospettive e godere di scorci di paesaggio che spaziano dal mare alle colline. Vi accorgerete di questo percorso grazie alle insegne “Passeggiata degli innamorati” e ai cuori dipinti sui ciottoli.
Oltre alla visita del Castello è possibile percorrere i Camminamenti di Ronda, cioè camminare sulle mura più esterne e salire sulle torri alte una trentina di metri per ammirare lo splendido panorama che spazia fino a Rimini, Riccione, San Marino e l’entroterra delle Marche. Per prenotare visite o visualizzare gli eventi organizzati all’interno del borgo visitare il sito.
Ora mums quanto sarebbe bello dopo aver visitato tutti questi borghetti dormire in un vero castello (magari con SPA)? Al Castello di Granarola è possibile! Uno scenario unico, da favola che vi resterà nel cuore!
Per mangiare invece vi consiglio le molteplici tavernette nelle viette dei borghi ma anche i fantastici chioschetti di piadine che troverete ovunque, avete l’imbarazzo della scelta!
Carla Lazzarini founder di Il Nido di Carla