Se cercate bene bene, tra tutte le varie carte che vi hanno dato prima di dimettervi dall’ospedale dopo il parto, lo trovate sicuramente: il contratto a tempo indeterminato con la Sensi di Colpa srl.
E su quel foglio c’è pure la vostra firma. Sì, lo so che non vi ricordate di averlo firmato, ma l’avete fatto: in preda all’euforia di aver partorito, all’ansia di essere diventate madri, alla fretta di voler tornare a casa e in balia degli ormoni impazziti. Avete firmato. In quei giorni, avreste firmato qualunque cosa c’era da firmare, in effetti, pure la porta del bagno della vostra camera d’ospedale come a dire: “io c’ero e ce l’ho fatta”.
Da quel giorno, comunque, siete diventate mamme. E pure dipendenti dalla Sensi di Colpa srl. In pratica siamo tutte colleghe: le gioie.
Con la crisi che c’è – ça va sans dire– non si ci si può mica lamentare, in fondo è una buona azienda. Soprattutto stabile, che dà sempre lavoro e, ogni tanto, arrivano pure i premi. Sì, premiano la dipendente dell’anno, quella che si è distinta più di tutte anche se per la Sensi di Colpa srl non è una scelta facile perché siamo tutte bravissime … a creare sensi di colpa …
Se allattiamo per troppo tempo.
Se non allattiamo.
Se abbiamo fatto il cesareo.
Se abbiamo insultato tutto il reparto maternità per avere l’epidurale.
Se dobbiamo lavorare.
Se usciamo per fare la spesa.
Se siamo stanche.
Se accendiamo la tv sui cartoni.
Se lo sgridiamo.
Se siamo troppo permissive.
Se lo mandiamo al nido.
Se lo lasciamo ai nonni.
Se siamo stanche.
Se rimpiangiamo la nostra vita pre-mamma.
Se.
Se.
Se.
Qualsiasi cosa facciamo, produciamo sensi di colpa. E l’azienda è felice.
Ovviamente non tutte siamo allo stesso livello, certo che no. Alcune hanno fatto l’upgrade e ottenuto una promozione. E io sono una di quelle.
E sì, care amiche mamme, perché ridendo e scherzando tra un po’ partorisco. Già: sono all’ottavo mese della mia seconda gravidanza!
Ah, ma dai! Non lo sapevamo…auguroni!
Ma siiiii, in fondo:
In fondo, io nata negli anni ’80, sono cresciuta con lo slogan del “two is megl’ che one”. Mi sono adeguata.
E così – voilà !
Due chiacchere con mio marito, sguardi dolci, baci, bacini e bacetti e viaaaaa … tutti in farmacia a comprare il test.
Congratulazioni! La Sensi di Colpa srl è felice di annunciarle che ha ottenuto la promozione.Da oggi può lavorare nel nuovo reparto di mamme livello + 2.
ANSIA.
Panico
e
paura.
Sono incinta, di nuovo. Molto bene, elaboriamo la cosa.
Eh no! Non c’è tempo care mie! Perché la Sensi di Colpa srl mica ti dà il tempo di “festeggiare” l’inizio di questa seconda avventura nel meraviglioso mondo della maternità … ma che scherziamo?! Abbiamo voluto l’upgrade e adesso, si pedala! Via subito a produrre nuovi sensi di colpa!!
Lavorare, lavorare, lavorare … si inizia subito: già dal test di gravidanza positivo.
Già. Quella lineetta marcata che ti dice “eh sì bella mia, sei incinta”, che la prima volta avevi guardato, riguardato, ammirato, fotografato e mostrato con orgoglio a chiunque, pure alla postina, ora ti paralizza.
Sono incinta. Che bello. C’è il bambino. Oddio. Cosa faccio. Non ce la faccio. Aiuto. Ansia.
In quel preciso momento, però, il pensiero più grande e chiassoso che affolla la tua testa è: POVERINO.
Ma chi?
Il primo figlio. POVERINO.
Non avrà più la sua mamma tutta per sé.
Si sentirà trascurato.
E se si ingelosisce?
E se non lo accetta?
E se inizia ad odiarmi?
Dovrà dividere la cameretta.
Dovrà prestargli i suoi giochi.
Spariranno tutti i nostri momenti esclusivi.
Mi odierà.
ANSIA
E poi arrivano le nausee, fortissime. Più della prima volta. E le forze per giocare insieme al tuo primo figlio sono poche.
Senso di colpa.
Poi ti riprendi. Ma la pancia cresce, cresce e la schiena è a pezzi. Prenderlo in braccio è una sfida da Guinnes World Record e allora glielo devi dire “amore mio, fai due passi in più ok? Che mamma non ce la fa a tenerti in braccio!”.
Senso di colpa.
E poi c’è il lavoro, la casa, la stanchezza e la sera alzarti dal divano diventa una mission impossibile e di metterti sul tappeto a giocare con le macchinine proprio non ti riesce.
Senso di colpa.
E poi ce l’altro, di figlio. Sì, perché ora sei una mamma di livello + 2 e mica ti puoi far mancare i sensi di colpa anche per il secondo figlio. Eh caspita! Vuoi o non vuoi essere la dipendente dell’anno della Sensi di Colpa srl?
Se alla prima gravidanza l’annuncio l’hai dato a tre mesi e un giorno. Con questa hai aspettato abbondantemente il quinto mese: tanto c’è tempo per dirlo.
Se alla prima gravidanza, creme, cremine e olio di mandorle erano la coccola quotidiana con il tuo pancione. Con questa, è già tanto che ti spalmi la crema idratante dopo la doccia.
Se alla prima gravidanza eri super attenta all’alimentazione e praticavi l’esorcismo a frutta e verdura per tenere lontana la toxo. Con questa, pizza kebab, carbonara e tiramisù come se non ci fosse un domani.
Se alla prima gravidanza, facevi tutto in modalità bradipo per non stressare il feto. Con questa devi metterti il promemoria sul telefono che ti ricorda con un alert che “ciccia, guarda che sei incinta. Rallenta”.
Se alla prima gravidanza, al quinto mese avevi già preparato il borsone, la cameretta e tutto il corretto da 0 ai 18 anni. Con questa, all’ottavo mese ancora non hai pensato a dove lo metterai a dormire e la borsa per l’ospedale boh, magari te la fanno trovare già in camera al momento del ricovero, no?
Ma soprattutto, se alla prima gravidanza ogni tuo pensiero era rivolto a lui, a quel piccolo esserino che cresceva dentro di te … con questa, il tuo unico grande pensiero è : “riuscirò ad amarlo come amo il primo?”
E comunque le già- mamme mi avevano avvisata. Come sempre.
Vedrai, la seconda gravidanza non è come la prima!
No, me ne sono accorta.
La seconda gravidanza è più frettolosa. Più faticosa. Meno romantica. Meno intima. L’ansia e i sensi di colpa sono raddoppiati. Gli ormoni impazziti al quadrato (e il marito più in panico del solito), la gente che ti chiede come stai e se hai bisogno di qualcosa, invece, dimezzata. (e va be’).
Ma c’è una cosa che fa della seconda gravidanza una cosa meravigliosa. Lui: il primo figlio.
Che ogni sera parla con il pancione.
Che gli dà i bacetti.
Che lo accarezza.
Che lo vede crescere, giorno dopo giorno, insieme a te.
A vivere questa splendida avventura ora non siete più in due, ma in tre … e insieme aspettate la fine (del tunnel) per conoscere e abbracciare il nuovo membro della famiglia. Questo, tutto questo, solo la seconda gravidanza te lo può dare.
Insomma, amiche mamme … preparatevi. Perché Mamma Che Ansia RADDOPPIA, e se ne vedranno delle belle mi sa!
Melissa Ceccon di Mamma che Ansia ( IG @mamma_che_ansia)