“L’Isola che non c’è” è un luogo magico, tanto desiderato da Maestra Anna che fin da piccola sognava di diventare maestra. Un nido-famiglia ospitato in una bellissima villetta in mezzo al verde della collina torinese perché i bambini amano giocare nella natura, sporcarsi e imparare dalla natura.
Un luogo dove cantare, dipingere (attraverso l’Atelier Arte) e ballare, dove sperimentare con i laboratori di cucina. La fantasia e la creatività come protagoniste fondamentali dei percorsi educativi e i bambini giocando si avvicinano alle lingue straniere con entusiasmo e curiosità, per imparare, fin da piccolissimi, a conoscere anche altre culture.
L’Isola fonda il suo credo educativo nell’esperienza diretta, nella sperimentazione, nel vissuto! I bambini accrescono il loro interesse, dimostrando di amare profondamente il contatto con la natura e con il mondo che li circonda.
Anna, fondatrice e insegnante de “L’isola che Non c’è” crede fortemente che il bambino sia portatore di forti potenzialità di sviluppo che le insegnanti dell’ Isola sono in grado di cogliere e ampliare, collaborando con la famiglia per favorirne la crescita anche in relazione agli altri. L’insegnante è una figura presente ma non invasiva e il suo imperativo categorico è quello di non sostituirsi mai al bambino (anziché “insegnare”, lo mette in situazione e lo sostiene) nella sua attività di esplorazione e autocostruzione di conoscenza.