Gioca. Impara. Cresci. Tre semplici parole che però raccontano un mondo, quello dei bambini.
Parole che sono anche la chiave della filosofia pedagogica del primo asilo bilingue firmato Pingu’s English che aprirà le porte a genitori e bimbi dal prossimo settembre, a San Giuliano Milanese. Ebbene sì mamme e papà, avete letto bene: in Italia inaugura la prima Pingu’s English School, l’asilo bilingue che accoglierà circa un centinaio di bambini da 0 a 6 anni nei suoi quasi 2mila metri quadri di spazi!
Potevamo non darvi questa fantastica news? Assolutamente no! Anzi, abbiamo fatto anche di più. Abbiamo incontrato direttamente Emilia Modica, socia fondatrice della prima Pingu’s English School e ovviamente ci siamo fatti raccontare tutto su questa nuovissima realtà.
Pingu’s English School: imparare l’inglese all’asilo non è mai stato così divertente!
Se ce l’avessero detto anche a noi che per imparare l’inglese bastava giocare, forse, ci saremmo risparmiati un sacco di fatica. Per fortuna, almeno come genitori, possiamo rimediare regalando ai nostri bambini una meravigliosa opportunità iscrivendoli alla Pingu’s English School! Perché? Semplice: perché imparare l’inglese non è mai stato così divertente!
La Pingu’s English School, infatti, è un progetto che nasce dalla collaborazione tra Linguaphone, leader nell’insegnamento dell’inglese ai bambini da oltre 100 anni e Kingston University London, leader internazionale nei progetti educativi in età prescolare, che hanno dato vita ad un progetto unico e stimolante che segue lo sviluppo dei bambini fin dalla primissima infanzia.
“I nostri bambini potranno esplorare il mondo degli animali, i numeri, i colori, le forme, il cibo e molto altro attraverso il gioco – ci spiega Emilia, socia fondatrice – saranno impegnati quotidianamente in attività di manipolazione, teatro, musica e sport. Tutte attività che hanno, per noi e per loro, un’importante finalità: quella di sviluppare in maniera divertente la conoscenza di una seconda lingua e il pensiero logico matematico. Per esempio: potranno svolgere attività di psicomotricità grazie al rugby, partecipare a laboratori di arti espressive per imparare ad esprimere al meglio le proprie emozioni e anche imparare fin da piccoli i principi di coding utilizzando la divertentissima piattaforma scracht!”
Reggio Children, Montessori e giardino svedese: tre approcci didattici per un unico obiettivo
I bambini non hanno bisogno di molto, poche cose ma ben fatte. Per questo, il primo asilo bilingue firmato Pingu’s English ha pensato ad ogni singolo dettaglio che potesse far stare bene i bambini: dall’offerta pedagogica, agli spazi, agli arredamenti. Niente è lasciato al caso, ogni singolo elemento scelto ha un ruolo fondamentale nella crescita e nell’apprendimento dei piccoli.
“ Tutto l’arredamento segue la più classica delle filosofie, cioè quella Montessoriana – ci racconta Emilia Modica – i materiali sono tutti di legno naturale e i colori neutri, per infondere pulizia e tranquillità. Ma non ci siamo dimenticati certo anche del bisogno che i bambini hanno di esplorare il mondo, per questo abbiamo scelto, per la nostra prima Pingu’s English School, una location che offre circa 600 metri quadrati di spazio esterno dove i bimbi troveranno un orticelli di cui prendersi cura, un giardino dei colori, uno dei profumi e un percorso sensoriale all’aria aperta! Infine – conclude – ci ispiriamo al metodo Reggio Children e, infatti, nel nostro asilo ci sarà la “piazza” che sarà il luogo d’incontro dei nostri piccoli ospiti e l’importante momento del gioco libero”.
Allora, mamme e papà: abbiamo fatto bene a darvi questa super notizia in anteprima? Ma non è finita qui, perché vi dobbiamo dire un’ultima cosa.
Non prendete impegni per il prossimo 16 marzo perché la Pingu’s English School aprirà le porte ai tutti i genitori per l’opend day così potrete vedere e toccare con mano questa meravigliosa realtà …. e …. let’s the party start: a giungo ci sarà anche la festa d’inaugurazione del primo asilo Pingu’s English!
Ovviamente, siete tutti invitati! Noi ci saremo, e voi?
Melissa Ceccon di Mamma che Ansia ( IG @mamma_che_ansia)