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Health

Pelle secca, ruvida e arrossata nei bambini? 5 consigli pratici per prendersene cura

09/02/2022

La pelle dei nostri bimbi necessita di particolari attenzioni ogni giorno, ma ancora di piu’ in questa stagione quando il freddo, il vento e l’aria secca degli ambienti interni possono danneggiarla rendendola ruvida, screpolata, arrossata. 

La pelle in inverno tende a diventare più secca con la conseguenza che tira, pizzica e a volte porta prurito infastidendo il bambino. Grazie ad alcuni accorgimenti possiamo però proteggerla al meglio cercando di evitare il più possibile tutto questo.

COME PROTEGGERE LA PELLE DI NEONATI E BAMBINI

La pelle di neonati e bambini è una condizione di pelle fragile e delicata. Lo strato esterno, infatti, è 5 volte più sottile rispetto a quello di un adulto ed inoltre, almeno fino ai 2 anni di età, non è in grado di produrre le ghiandole sebacee che permettono di nutrirla e lubrificarla e quindi di mantenerla adeguatamente idratata. Ne consegue che è fisiologicamente più secca e più vulnerabile agli attacchi esterni. Questo è ancora più evidente nei neonati e bambini che soffrono di dermatite atopica poiché in questo caso la barriera cutanea è alterata e non svolge correttamente la sua funzione protettiva. In inverno questa malattia, che è una malattia infiammatoria cronica, tende a peggiorare con fasi acute in cui compaiono le tipiche chiazze rosse pruriginose.

Ecco allora 5 consigli per mantenere la pelle dei nostri bimbi in salute anche e soprattutto d’inverno e che diventano fondamentali  in una pelle “atopica”.

 

1- Ricorda che anche d’inverno la pelle ha sete!

Quando fa freddo lo stimolo della sete si riduce quindi i bambini, che rispetto agli adulti avvertono meno la necessità di bere, ci chiedono meno acqua. È importante però assicurarsi che i nostri bimbi ricevano il giusto apporto di liquidi così che anche la pelle ne abbia beneficio.

 

2- Scegli i vestiti adatti!

Quando fa freddo dobbiamo coprire il nostro bambino con indumenti caldi e morbidi.

E’ opportuno però vestirlo “a cipolla” facendo attenzione ad evitare alcuni tessuti che possono aggravare la condizione di pelle secca. No quindi ai tessuti sintetici che non assorbono il sudore e non fanno respirare la pelle e via libera al cotone che invece favorisce la traspirazione cutanea. No anche a vestiti troppo aderenti e pesanti che potrebbero favorire la sudorazione, irritante per la pelle.

Per quanto riguarda la tanto calda e morbida lana cerchiamo di non metterla mai a contatto diretto con la pelle perché può essere ruvida e causare prurito

 

 

3- Fai attenzione alle zone più esposte!

Per evitare guance arrossate e manine che si grattano è opportuno applicare più volte al giorno, e soprattutto prima di uscire, una crema emolliente in grado di formare un film protettivo sulla superficie cutanea che oltre a proteggerla in parte dagli agenti esterni riduce l’evaporazione dell’acqua responsabile della secchezza.

Particolare attenzione va prestata alla zona intorno alla bocca che può essere ulteriormente irritata dalla saliva e dal muco che cola. Per questo problema ci vengono in aiuto degli  stick che possono essere applicati più volte al giorno sulle zone localizzate di bocca ma anche di guance e mani per lenire, ristrutturare e purificare la pelle particolarmente fragile.

In caso di pelli particolarmente aggredite da vento e freddo può essere utile anche applicare delle creme barriera che grazie all’effetto “seconda pelle” la difendono dagli agenti esterni.

 

 

4- Ricorda che una corretta detersione della pelle è il primo passo perché non si irriti.

Questo è valido sempre ma ancora di più in inverno per evitare la spiacevole sensazione di pelle secca che tira ed è fondamentale in caso di pelle a tendenza atopica in cui dobbiamo ridurre il più possibile le fasi acute. Devono essere evitati detergenti aggressivi e i lavaggi troppo ravvicinati con acqua calda perché tolgono lo strato idrolipidico naturale della pelle che funge da barriera agevolando così le aggressioni esterne. La scelta deve ricadere su un prodotto delicato, dermatologicamente sicuro, e ipoallergenico, clinicamente testato sotto controllo pediatrico ( un olio da bagno o un detergente senza sapone) con pochi ingredienti che idrati la pelle e ne riprisTini la funzione barriera. Un detergente sbagliato rischia davvero di fare danni quindi attenzione a ciò che scegliete e fatevi consigliare dal dermatologo,  dal pediatra o dal farmacista e la pelle del vostro bambino vi ringrazierà.

 

5 – Utilizza quotidianamente creme emollienti

Se usiamo il detergente giusto abbiamo già fatto un grosso regalo alla pelle  del nostro bambino ma questo può non essere sufficiente, soprattutto in caso di tendenza alla dermatite atopica.

Quindi possiamo e dobbiamo applicare quotidianamente una crema emolliente, anche questa scelta con cura e priva di sostanze allergizzanti, che ripristini la funzione di barriera alla base della patologia e limiti la secchezza. Soprattutto fatelo dopo il bagno e la doccia perché il calcare dell’acqua disidrata la pelle.

 

Il consiglio di Mumadvisor

 

 

 

LIPIKAR Baume AP+M, riequilibra il microbioma cutaneo e lenisce immediatamente la pelle e riduce la sensazione di prurito. Con la sua efficacia anti-ricomparsa riduce i rossori causati dalla disidratazione. Nutre la pelle e ripristina la barriera cutanea. Formulato per lattanti, bambini e adulti con pelle molto secca, a tendenza atopica o allergica.

 

 

 

 

Pinuccia Viganò

Farmacista collaboratrice per una farmacia privata della Brianza con la passione per la scrittura e libri. Mamma di Tommaso.

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