Melissa Ceccon, giornalista e scrittrice brianzola, firma il suo secondo libro “Il mistero del quadro scomparso”. Un libro illustrato (dai 7 anni) che sta conquistando grandi e piccini
Monza. Timoteo ha solo 11 anni quando la sua vita viene completamente stravolta a causa del divorzio dei suoi genitori. Deve abbandonare il piccolo borgo toscano dove è nato e cresciuto per trasferirsi, insieme alla madre, in una nuova città: Monza, che odierà. E’ questo l’incipit del nuovo libro per ragazzi firmato dalla giornalista e scrittrice brianzola Melissa Ceccon intitolato “Il mistero del quadro scomparso”: un mistery (adatto dai 7 anni in su) che accompagna i lettori in un’avventura coinvolgente e piena di mistero. Non solo alla scoperta di Monza ma anche della sua splendida Villa Reale, capolavoro architettonico del 1700.
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Melissa, raccontaci di più del tuo nuovo libro? Di cosa parla?
Parla di famiglia, amicizia e cambiamento. Timoteo è un ragazzino introverso ed emotivo e quando la sua vita viene stravolta, lui crolla. Trasferirsi a Monza, una città così caotica e dispersiva rispetto al borghetto dove è nato, lo mette in crisi e mette in crisi anche il suo rapporto con la mamma che si spezza. Non solo. Timoteo diventerà anche, suo malgrado, il protagonista di un mistero: sottrae il ritratto di Umberto I dalla Villa, un quadro di inestimabile valore. Ma quando capisce che tutti pensano sia stato rubato e sono a caccia del colpevole, Timoteo tenta in un modo un po’ maldestro di rimettere le cose a posto intrufolandosi nella Villa Reale di Monza. Ma non sarà solo in questa avventura, avrà due complici: Goffredo, un compagno di classe che rappresenta in tutto e per tutto la sua antitesi, e Lumi, una lumaca.
Come è nata l’idea di questa storia?
Da un’attività per bambini. Anni fa, in epoca pre-covid, veniva organizzata una sorta di caccia al tesoro nei giardini della Villa Reale di Monza: i piccoli, risolvendo enigmi e quiz, dovevano scoprire dove era stato nascosto il quadro di Re Umberto I. Quando l’organizzatrice mi ha raccontato di questa esperienza, è scattata subito la scintilla e ho detto: ma questa cosa deve diventare un libro. E così è stato!
Il tuo libro è stato definito una sorta di dichiarazione d’amore a Monza. E’ così?
Non avevo mai pensato alla mia storia in questi termini ma sì, in fondo un po’ lo è. Monza è una città che ho imparato a conoscere sempre meglio grazie al mio lavoro di giornalista. Io abito in un paesino immerso nel verde a qualche chilometro di distanza da Monza e l’impatto che ho avuto con la città è un po’ quella che ha avuto Timoteo: all’inizio, se si arriva dal piccolo, può mettere soggezione ma poi ce ne si innamora perché ci sono tanti piccoli tesori da scoprire. In primis la Villa Reale.
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Dove è ambientata la tua storia, giusto?
Esatto. Il momento clou di tutta la storia si svolge nella notte più spaventosa dell’anno: Halloween. Timoteo, Goffredo e Lumi si ritroveranno soli e al buio a girovagare in questa villa immensa…
Non vogliamo sapere oltre per non rovinarci il gusto della lettura. Ma una domanda è d’obbligo? Nella storia c’è qualcosa di vero?
Qualcosa sì e qualcosa no. Per scrivere questa storia, ci ho messo circa due anni, sono tornata più e più volte a visitare la Villa Reale, da sola e in compagnia dei miei bambini. Ho cercato di attivare tutti i miei sensi, dal catturare con l’udito il più impercettibile degli scricchiolii, a memorizzare con la vista ogni dettaglio osservandolo con gli occhi dei miei figli vedendo il loro stupore, toccando muri e porte per sentirne la consistenza. Il mio obiettivo, oltre a quello di regalare momenti di spensierato relax con una buona lettura, è quello soprattutto di invogliare i più piccoli ad andare a visitare la Villa e a scoprire cosa ho inventato e cosa invece è reale nella mia storia. Ad esempio, parlo di un passaggio segreto che esiste davvero nella Villa, chissà quanti lo troveranno seguendo le orme di Timoteo e Goffredo.
Stai scrivendo qualcosa di nuovo in questo periodo?
Nella mia testa ci sono sempre storie pronte a vedere la luce. Da mamma di tre figli con un lavoro a tempo pieno non è mai semplice però trovare il tempo di mettersi davanti al pc a scrivere. Ma una passione è una passione. Qualche appunto per un nuovo romanzo per ragazzi c’è, chissà magari vedrà la luce nel 2025 …
NOTE:
Il mistero del quadro scomparso, edito dalla Porto Seguro Editore.
Fascia d’età: dai 7 anni.
Pagine: 130
Illustrato: sì
Acqusitabile: online
Trama: Nato e cresciuto in un piccolo borgo toscano, Timoteo si trasferisce a Monza dopo la separazione dei suoi genitori, lasciando gli amici di sempre e il papà. Della sua nuova vita, però, nulla sembra riuscire a catturare il suo interesse, soprattutto la scuola, dove fatica ad integrarsi. Si trasforma in un ragazzino chiuso e scontroso e anche il rapporto con sua mamma cambia, diventa freddo e distante. Per evitare l’ennesimo litigio, un pomeriggio, in sella alla sua bici Timoteo si rifugia nel parco della città in cerca di solitudine. Sarà proprio qua che un incontro stravolgerà le sue successive giornate. Col suo compagno di classe, Goffredo, sarà testimone di una strana fuga di un furgoncino che però perde parte del carico: un dipinto che ritrae Umberto I, quadro di inestimabile valore. Impauriti di essere accusati del furto, i due compagni escogitano un piano per rimettere al suo posto il quadro, all’interno della Villa di Monza. Approfittando della festa di Halloween riusciranno a entrare, le cose però si complicheranno, riusciranno i due, con l’insolito aiutante “Lumi”, la lumaca domestica di Goffredo, a portare a termine la missione?
Il team di MumAdvisor