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Health

Lavaggi nasali nei bambini: tutti i benefici di acqua e sale

07/11/2022

Sia che vengano fatti in prevenzione, sia in caso di raffreddore, i lavaggi nasali sono utilissimi. Certo non sempre i nostri piccoli li amano, ma sono davvero sicuri, efficaci e semplici da eseguire. L’importante è farli in modo corretto così che per il bambino diventi una buona abitudine e non un’inutile tortura.

 

Nei bambini in età prescolare, più predisposti alle infezioni, i lavaggi nasali dovrebbero essere una pratica quotidiana, come lavarsi i denti. In particolare in inverno e se abitano in città o comunque in zone piene di smog. Più in generale si può dire che quando il naso cola va lavato. Dopo i 6 anni non sono più così indispensabili, tranne in caso di forte raffreddore, nel bambino allergico o che si ammala spesso.

Ma perché sono così efficaci? E perché si fanno usando soluzioni saline o di acqua di mare?

Vediamo poi come scegliere tra le varie alternative presenti in commercio e come eseguire correttamente il lavaggio del nasino.

 

 

Nasino pulito, bambino protetto

                                                            

Il naso è l’anticamera delle vie respiratorie. Tutto ciò che succede nel naso influenza il benessere del resto delle altre vie respiratorie. Ecco perché è importante tenerlo pulito.

Ciò è ancora più importante nei lattanti che nei primi mesi di vita respirano solo attraverso il naso e nei bambini fino ai 2 anni di età perché non sono ancora in grado di soffiarselo da soli.

Il naso filtra l’aria che inspiriamo, la riscalda e la purifica da tutte ciò che contiene di nocivo (virus, batteri, allergeni, particelle inquinanti) in modo che quando arrivi agli altri organi sia calda e pulita.

Se il nostro bambino ha il raffreddore, le mucose del naso si infiammano e viene prodotto molto muco che va ad ostruire il corretto passaggio dell’aria. Se il muco si accumula, proliferano i batteri e da bianco e trasparente diventa denso e giallo-verdognolo. Poiché il naso comunica con le orecchie e con i seni paranasali l’infiammazione e il muco infetto possono estendersi a questi distretti causando otiti e sinusiti.

Con il nasino chiuso inoltre i bambini respirano con la bocca e quindi l’aria non viene più filtrata ma arriva in gola “contaminata” con conseguenti laringiti, faringiti, tracheiti fino alle bronchiti.

Inoltre se i neonati e i lattanti non respirano bene dal naso non riescono a succhiare bene né al seno né al biberon.

Ecco perché è importante sapere come e con cosa effettuare i lavaggi nasali.

 

 

Isotonica o ipertonica? Quale scegliere?

 

Le soluzioni saline presenti in commercio si dividono in due tipi: le soluzioni isotoniche (comunemente dette fisiologiche) e le soluzioni ipertoniche.

La differenza sta nella concentrazione di sale (cloruro di sodio, NaCl) presente in acqua purificata.

La soluzione fisiologica ha una percentuale di cloruro di sodio dello 0.9% che è la stessa che si trova nelle cellule e nei liquidi del nostro organismo.

E’ quindi indicata per la detersione quotidiana, perché permette di rimuovere meccanicamente il muco prodotto dal naso portandosi via patogeni, pollini e inquinanti presenti nell’aria inalata.

Inoltre mantiene umida la mucosa nasale evitando le patologie delle vie aeree ed è utile anche nei bambini sani con un naso particolarmente produttivo purchè il muco sia chiaro e trasparente.

Il lavaggio con la fisiologica dovrebbe essere eseguito 2 volte al giorno o comunque almeno 1 volta la sera e non necessita di successiva aspirazione.

In una soluzione ipertonica invece la concentrazione di cloruro di sodio è del 3% quindi più alta rispetto a quella presente nelle cellule e nei liquidi del nostro organismo. Questo la rende utile per fluidificare il muco in eccesso quando è denso, viscoso, di colore dal giallino al verdognolo.

Funziona per osmosi: essendo più concentrata in sale richiama l’acqua presente in eccesso nelle cellule della mucosa nasale diluendo così le secrezioni.

In questo modo è più facile per mamma e papà aspirare il muco e i bimbi più gradi soffiando il naso riescono a liberarlo più facilmente.

Ha inoltre effetto decongestionante quindi dobbiamo usarla in caso di raffreddore, naso chiuso, influenza, sinusiti e otiti in cui vi è una sovraproduzione di muco o in caso di episodio di rinite allergica acuto. Non va usata in presenza di lesioni e escoriazioni della mucosa nasale o se vi è predisposizione al sanguinamento.

Si possono fare più lavaggi al giorno, se necessario, e successivamente si può aspirare il muco con un aspiratore “a bocca” se fa fatica ad uscire perché particolarmente denso ed abbondante.

Sia le soluzioni saline fisiologiche che le ipertoniche esistono in bottiglie di vetro, flaconcini monouso e spray nebulizzatori e devono essere sterili e prive di conservanti.

 

 

Acqua di mare amica del respiro

 

Avrete sicuramente notato che in commercio esistono flaconcini monodose e spray nebulizzatori che contengono soluzioni isotoniche e ipertoniche di acqua di mare.

Sono molto efficaci perché non contengono solo cloruro di sodio ma un mix bilanciato ed efficace di sali e minerali.

 

Il mare infatti è da sempre amico del nostro benessere. Lo vedete voi stesse: al mare i nostri bambini hanno sempre il nasino pulito e se ci arrivano con il raffreddore e il naso chiuso (come è successo quest’estate a me) bastano pochi bagni e subito l’acqua a contatto con il nasino fa loro un lavaggio eccezionale facendo uscire tutto il muco.

Ma perché è così efficace?

Perché ha una composizione molto simile a quella dei nostri liquidi corporei, muco nasale compreso ed è ricca di minerali (calcio, magnesio e solfati) e oligoelementi (ferro,rame, zinco e manganese) che hanno un ruolo decongestionante ed un’azione antibatterica. Per realizzare le soluzioni presenti in commercio l’acqua di mare viene prelevata e diluita con acqua purificata sterile in modo da rendere la sua concentrazione isotonica (uguale a quella dei fluidi corporei) o ipertonica (maggiore di quella dei fluidi corporei).

In questo modo si portano tutti i benefici del mare anche a casa!

 

Come eseguire un corretto lavaggio nasale

 

Esistono diversi dispositivi per eseguire un lavaggio nasale.

L’importante è farlo correttamente e riscaldare leggermente la soluzione di lavaggio mettendo il contenitore a contatto con l’acqua calda del rubinetto per una trentina di secondi

In un neonato (fino almeno al primo mese di vita) è consigliabile usare le fialette sterili monouso perché più sicure.

  1. Si posiziona il neonato disteso sul lettino o il fasciatoio a pancia in su

  2. La testa va inclinata di lato con delicatezza appoggiando una mano sulla sua fronte

  3. Si posiziona poi il beccuccio del flaconcino all’ingresso della narice superiore mirando verso l’orecchio dallo stesso lato. In questo modo il flusso andrà da narice a narice evitando che passi in gola. Il beccuccio va introdotto delicatamente per massimo di 3-5 mm.

  4. La soluzione va introdotta lentamente e in modo continuo e deve fuoriuscire dall’altra narice lavando così il nasino.

  5. Finito con la prima narice si ripete l’operazione con l’altra narice inclinando la testa dal lato opposto.

 

Nel bambino più grande si può usare fare il lavaggio con la siringa che è sicuramente più economico ma più a rischio di contaminazioni.

 

 

Per fare un buon lavaggio si usano siringhe da 10 mL e si procede allo stesso modo.

    1. Si aspira la quantità prevista e si lascia l’ago nel flacone per ridurre contaminazioni perché una volta tolto il sigillo la soluzione non è più sterile.

    2. Si riscalda la siringa con acqua calda per circa 10-15 secondi

    3. Si introduce delicatamente la siringa e la si svuota in circa 10 secondi (1 secondo per mL) facendo uscire la soluzione dall’altra narice.

    4. Si ripete con l’altra narice e si sciacqua la siringa per ridurre anche in questo caso le contaminazioni.

Sono molto efficaci anche gli spray nebulizzatori perché permettono un lavaggio in profondità ma vanno usate con alcune avvertenze perché il getto può essere violento inoltre solitamente erogano liquido freddo che non è possibile intiepidire.

Molto efficace nel bambino più grande è la doccia nasale micronizzata che va applicata all’aerosol e direziona la soluzione a livello del naso e del rinofaringe anziché verso le vie aeree inferiori.

Oltre alla tecnica per fare i lavaggi, che pian piano si impara alla perfezione, gli ingredienti base di un buon lavaggio devono essere tanta pazienza, delicatezza e fermezza, in una situazione tranquilla per il bambino magari con un po’ di musica e tante coccole. Probabilmente le prime volte non sarà semplicissimo e sicuramente i vostri bambini non faranno i salti di gioia ma alla lunga il loro nasino vi ringrazierà! E state tranquille, se un lavaggio risulta inefficace si può ripetere, non è assolutamente un problema!

 

Pinuccia Viganò

Farmacista collaboratrice per una farmacia privata della Brianza con la passione per la scrittura e libri. Mamma di Tommaso.

 

 

 

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