Continua il viaggio di Mumadvisor nelle scuole d’eccellenza di Milano. Abbiamo incontrato e intervistato Mauro Spicci, Co-Director della Bilingual European School
Prima era solo un asilo (BAPS, British American Pre-School). Dopo, su forte richiesta dei genitori prima e degli stessi studenti poi, sono arrivate anche la primaria e la secondaria di primo grado (BES, Bilingual European School).
Un Istituto Comprensivo, il primo in Italia e a Milano, a portare il bilinguismo sul territorio, che negli anni è cresciuto molto ma che, allo stesso tempo, è rimasto fortemente aggrappato ad uno dei valori più grandi: la famiglia. Perché questa scuola ha un obiettivo: essere una seconda casa, sia per gli alunni che per i loro genitori.
Come? Lo abbiamo chiesto a Mauro Spicci, Co-Director di BES, che abbiamo voluto intervistare per farvi conoscere ancora meglio queste due realtà milanesi.
“Il nostro Istituto comprensivo nasce tanti anni fa come asilo inglese, cioè con un full immersion english program – ci spiega – un gruppo di genitori poi ha avanzato la richiesta di poter far proseguire ai propri figli questo percorso scolastico e così è nata la scuola primaria di primo grado bilingue. A quei tempi, sul territorio milanese non c’erano scuole così. Poi sono stati gli stessi alunni a volere continuare un percorso di studi anche oltre la primaria, e così ci siamo spinti fino alla secondaria”.
Ma il percorso di BES non si vuole certo fermare qui e ad anticiparcelo è proprio Mauro Spicci che ci confida: “stiamo lavorando tanto perché il nostro obiettivo è quello di avere anche un liceo quadriennale bilingue”.
Insomma, la Bilingual European School è un Istituto che punta e investe sul futuro dei propri ragazzi insieme a loro e alle loro famiglie. E famiglia, come vi abbiamo anticipato all’inizio di questo articolo, è proprio una delle parole chiave che meglio descrive quello che sono BAPS e BES.
“All’interno delle nostre scuole c’è aria di casa, i genitori, insieme agli alunni, sono i protagonisti di questo percorso scolastico. Noi, infatti, ci definiamo la scuola per bambini, ragazzi e genitori – ci spiega ancora il Co Direttore – siamo una scuola bilingue, e il concetto di bilinguismo è ancora una tematica difficile da affrontare perché di pregiudizi ce ne sono molti. Per questo noi fin da subito abbiamo attivato un programma di formazione e informazione con i genitori, sul bilinguismo e non solo, proprio perché per noi è importantissimo che le mamme e i papà siano coinvolti nel percorso educativo che i loro figli fanno con noi”.
E a proposito di famiglia e bilinguismo, mi ha molto colpita una recensione che una mamma ha lasciato sul nostro portale proprio sotto il profilo della BES: nonostante entrambi i genitori fossero italiani, il loro bambino è cresciuto perfettamente bilingue. Davvero possibile?
“Ecco, questa è la spiegazione pratica di quando io definisco le nostre scuole una rappresentazione in più larga scala del microcosmo familiare. Le figure dei genitori da noi sono rappresentate dagli insegnanti, le ore di co-teaching, cioè quando madrelingua inglese e italiana coesistono nella stessa ora di lezione equivalgono a quello che succederebbe in una famiglia in cui, per esempio, il papà è inglese e la mamma italiana: che lingua si parla seduti a tavola a cena? Tutte e due. Esattamente come succede in classe”.
Ed è proprio così che il bilinguismo diventa, in maniere naturale parte integrante della vita di bambini e ragazzi, prima alla BAPS , attraverso il gioco, elemento fondamentale di meraviglia e scoperta, e poi – alla BES attraverso l’apprendimento cognitivo. Simpatico l’episodio che Mauro Spicci ci racconta: “Ero sul pullman con alcuni dei nostri studenti e ci stavamo dirigendo alle piscine e ad un certo punto sono stato catturato da una conversazione di due compagne, entrambe italiane: parlavano naturalmente un po’ in italiano e un po’ in inglese, switchavano da una lingua ad un’altra davvero con facilità”.
Un’elasticità mentale tipica del bilinguismo: i bambini iniziano a giocare con l’inglese fin dai primi anni all’interno della British American Pre-School e poi continuano questo allenamento mentale negli anni successivi. Non solo, gli studi affermano che un cervello bilingue è molto più veloce a risolvere i problemi rispetto ad un cervello monolingue.
E questo è un altro fiore all’occhiello di BES: la ricerca!
“Per noi la ricerca scientifica è qualcosa di molto importante, il bilinguismo da noi non è approssimativo, ma studiato con tante ricerche. Collaboriamo con diverse Università, come la Bicocca di Milano e quella di Oxford e Francoforte – ci spiega Mauro Spicci – qualche tempo fa, appunto, attraverso una ricerca abbiamo compreso l’esistenza di questa velocità ora vogliamo misurarla. Siamo inquirers: non solo perché ci piace, ma anche perché questo elemento è alla base dell’educazione che vogliamo trasmettere ai nostri studenti che devono essere delle menti attive, degli indagatori”.
E in queste ricerche i ragazzi della BES sono infatti protagonisti attivi. Non di recente, per esempio, hanno ospitato alcuni ricercatori della Oxford University con i quali hanno lavorato producendo diverso materiale. Ricerche che poi non rimangono fini a loro stesse, ma vengono anche pubblicate.
“In piena pandemia, per esempio il Ministero dell’Istruzione ci ha chiesto di studiare un prototipo di modello di scuola digitale che è diventato un modello di riferimento ed è poi stato pubblicato nella rivista ufficiale”.
Ma se dovessimo fare un appello ai genitori, alle mamme e ai papà che hanno l’importante compito di scegliere la scuola giusta per i loro figli e posare per loro il primo scalino della loro scalata al futuro, cosa vorrebbe dire loro?
“Parto dall’esperienza. La nostra non è una scuola di zona, per alcuni è anche scomodo raggiungerci eppure le famiglie e gli studenti ci scelgono. Anzi, come detto all’inizio, la nostra crescita è partita proprio da loro e questa per me è una conferma che quello che facciamo con loro e per loro è di valore e qualità – conclude Mauro Spicci, Co-Director di BES – la nostra è una proposta seria, ben radicata in una approccio scientifico molto rigoroso: i nostri insegnanti sono degli specialisti della Scienza dell’Apprendimento che mixato all’atmosfera di casa e famiglia che si respira nel nostro Istituto fanno davvero la magia”.
E non è tutto. Mauro Spicci, a conclusione della nostra intervista ci tiene anche a specificare un altro grande traguardo raggiunto: “Il percorso formativo d’eccellenza della BAPS e della BES che conduce i bambini e i ragazzi dai 2 ai 14 anni verso l’importante traguardo del domani, da oggi ha uno sguardo ancora più internazionale. Nel 2021 infatti, le scuole sono diventate parte di Globeducate, un prestigioso gruppo di scuole internazionali, dando così l’opportunità a studenti e staff di beneficiare di una serie di eventi ed attività internazionali”
Responsabile editoriale – Mumadvisor