Oggi, 12 settembre, per molte di noi è stato un giorno carico di emozioni: primo giorno di scuola primaria. Trattenuto le lacrime? E i vostri figli? Sarà un percorso nuovo e bellissimo, certo, ma ci saranno anche ostacoli da superare. La nostra esperta in materia ci dà qualche tips utile.
Se chiudiamo gli occhi sono certa che ognuno di noi può rivivere almeno una delle mille emozioni che quell’inizio così speciale gli ha regalato da bambino. Almeno una.
Ma quando si tratta di essere mamme le cose cambiano e, in quel primo giorno di scuola, ci troviamo a fare i conti non solo con le emozioni dei nostri figli ma anche, e soprattutto, con le nostre.
Da un lato l’entusiasmo di vederli crescere e dall’altro infinite domande.
Ce la farà? Capirà tutto? Si ricorderà dove gli ho messo la merenda? Giocherà con i compagni? La maestra gli saprà stare accanto?…
Sappiamo che andrà tutto bene, perché a scuola in fondo ci sono andati tutti, ma per la prima volta ci rediamo davvero conto che inizieranno a camminare con le loro gambe e una parte di noi non può fare a meno di preoccuparsi per questo. Noi mamme siamo fatte così: un pensiero per noi, mille per i nostri figli.
La consapevolezza che a noi genitori siano richieste in fondo solo due cose: il supporto e la fiducia.
Il supporto nel sostenerli lungo il cammino, consapevoli di non poterci (e non doverci) mai sostituire a loro, ma di poterli invece aiutare a costruire tutte quelle nuove piccole abitudini che giorno dopo giorno li porteranno a diventare sempre più autonomi e ad accettare serenamente le responsabilità scolastiche.
La fiducia nel sapere che ogni bambino ha già in sé tutto ciò di cui ha bisogno per apprendere. Noi genitori possiamo sicuramente spronarli a dare il meglio e soprattutto ad accettare gli errori, perché gli errori servono! Il regalo più grande che possiamo fare ai nostri bambini in questi primi giorni di scuola è proprio quello di insegnargli a guardare gli errori con occhi diversi: non sbagli che devono essere sanzionati, ma parte importante del processo di apprendimento. È normale sbagliare, soprattutto quando si sta imparando qualcosa di nuovo. Ciò che diventa essenziale a questo punto non sarà più contare gli errori, ma comprenderli per migliorare. Questo consentirà loro di vivere la scuola con spirito critico, ma senza ansia.
Abbandoniamo le nostre aspettative sul voto, a favore del processo di apprendimento, vero motore della crescita!
Valorizziamo l’impegno (gratificare è un ottimo carburante)
Individuiamo le strategie giuste per favorire lo sviluppo dell’autonomia (trovate la vostra routine compiti)
Valorizziamo l’unicità dei nostri figli, unicità anche del diverso stile di apprendimento ed evitiamo il confronto.
In tanti anni di insegnamento ho capito quanto sia facile per i bambini misurare il loro valore sulla base del profitto scolastico, ma noi genitori possiamo fare la differenza. Una verifica senza errori non fa un bambino “bravo”, così come una verifica andata male non ne fa uno “cattivo”.
I bambini vedono il mondo con i loro occhi e vedono loro stessi attraverso i nostri. Una volta capito questo abbiamo fatto centro!