Visitare il paese di Babbo Natale è il sogno di tutti i bambini! Ma anche di noi adulti! Vi portiamo con noi a Rovaniemi, attraverso questa guida kids-friendly per organizzare al meglio questo viaggio meraviglioso a misura di famiglia
In famiglia abbiamo coltivato da sempre la magia del Natale e sognavamo un giorno di andare a Rovaniemi per incontrare il vero Santa Claus. La nonna custodiva questo desiderio nel cuore da molto e da un anno almeno, insieme a Viola, aveva iniziato a riempire di spiccioli l’antico salvadanaio della bisnonna (una moneta per ogni buona azione).
Babbo Natale, che tutto sa, evidentemente ha deciso di premiarle e così il 6 di gennaio siamo partite per la Lapponia e, posso dirvi per certo, che l’attesa è stata ampiamente ripagata. Ma andiamo per ordine…
La vigilia dell’Epifania ci siamo accorte che una piccola porticina di collegamento con il Polo Nord era apparsa vicino al camino. Il salvadanaio era vuoto ma in cambio abbiamo ricevuto tre golden ticket, una calza piena di sorprese a tema e una lettera firmata da Santa Claus in persona che ci invitava, con una certa fretta, a raggiungerlo. L’emozione è esplosa in un momento. Giusto il tempo di avvisare la nonna dell’imminente partenza e di chiudere i trolley ed eravamo già a Malpensa dirette al Polo Nord (anche se solo al check in, davanti al cartello luminoso “Rovaniemi”, abbiamo realizzato che effettivamente era tutto vero!).
Con un colpo di fortuna e dopo un volo di sole 3 ore e mezza siamo atterrate direttamente nella città dove vive Babbo Natale. La pista dell’aeroporto, completamente innevata, si snodava sotto di noi fiancheggiata da un bosco incantato che ricordava quello di Frozen. Il sole stava già tramontando (anche se erano solo le 15.30), e un incredibile cielo twilight tra bagliori dorati, rosa e lilla ci ha dato il benvenuto al Polo Nord.
L’aeroporto di Rovaniemi è piccolo e ben organizzato. Dopo aver velocemente ritirato i bagagli siamo stati subito trasferiti con un pullman in una struttura alle porte della città dove ci aspettava il tour leader, l’eccezionale Giorgio, per un breve brief e dove il gruppo è stato indirizzato nei diversi hotel. Ovviamente c’è ne è per tutti i gusti da quello più cartoonish nel centro del Santa Claus Village a quelli meno suggestivi ma comunque accoglienti in città, si può optare per camere con saune private e persino scegliere una struttura con pista da sci attigua.
Noi eravamo alloggiati all’Apukka eco-resort, a nord del villaggio di Babbo Natale, un albergo diffuso spettacolare composto da una serie di igloo dal tetto di cristallo che sorge a 15 minuti d’auto da Rovaniemi.
Gli igloo e le varie tipologie di alloggi sono distribuiti in un bosco e attorno ad un lago. Gli ospiti possono godere di un panorama spettacolare, di saune mobili e sperimentare l’incredibile esperienza di un tuffo tra i ghiacci. Tutte le escursioni qui sono gestite direttamente e partono dalla struttura stessa.
Una volta arrivati all’hotel ci è stato consegnato l’abbigliamento termico (una tuta tecnica, muffole di montone, calze in lana e scarponi) davvero indispensabili per affrontare i -30 gradi che ci aspettavano. L’Apukka è l’unico hotel che lo fornisce in autonomia ai propri guest, ma i tour operator sono molto ben organizzati e in grado di offrirle ai propri ospiti. Affidarsi al proprio abbigliamento da sci, anche se disponete delle migliori attrezzature, non è raccomandabile, difficilmente saranno all’altezza.
Dopo aver ritirato l’attrezzatura abbiamo preso possesso dei nostri igloo. Ad ogni ospite è stata consegnata una pratica mappa per orientarsi al meglio (alle 17.00 era praticamente notte fonda, è consigliabile portarsi delle piccole torce, utilizzare quelle dell’I-phone non è molto pratico io ho scoperto immediatamente che purtroppo si ghiaccia nel giro di pochi minuti diventando inutilizzabile).
Per il trasporto bagagli e bambini, si possono utilizzare delle piccole slitte, comodissime, anche per evitare che i più piccoli si gettino immediatamente nei cumuli di neve scomparendo e bagnandosi completamente.
Il nostro igloo di super design era spettacolare, una favola nella favola, ed era composto da cucina attrezzata, salotto con divani, poltrone letto e tavolo rotondo, bagno e soppalco con letto matrimoniale.
Per quanto riguarda la cena, viene servita presso il ristorante Aitta che si trova nello chalet che funge anche da reception. Apukka offre un buffet ricco di specialità locali e piatti internazionali. Anche la sala da pranzo non tradisce le aspettative: meravigliose decorazioni luminose, uno spazio dedicato ai più piccoli con giochi/libri/colori e, per finire, un grandioso camino. Dopo cena riunirsi attorno al fuoco per commentare la giornata con gli altri ospiti, alimentare la magia e sorseggiare calde tisane, cullati dalle sedie a dondolo è quasi d’obbligo.
Noi abbiamo concluso il nostro primo giorno al circolo polare abbracciate nel lettone osservando piene di stupore il trenino di Babbo Natale e le slitte degli elfi che sfrecciavano nel cielo stellato.
La nostra seconda giornata in Lapponia prevedeva il tanto atteso incontro con Santa Claus. Dopo un’abbondante colazione e ancora nel buio più assoluto (qui il sole alla fine di dicembre, sorge circa alle 9.30 e tramonta attorno alle 15.00), ci siamo dirette subito al villaggio e siamo state introdotte a Babbo Natale.
La sua casa è ampia e piena di elfi affaccendati. In passato, moltissimi personaggi famosi ci hanno preceduti e le loro foto fanno bella mostra appese alle pareti. Il nostro incontro con Babbo Natale non ha tradito le aspettative ma il contenuto resta ovviamente top secret ;-). Ad ogni modo, siamo riuscite a consegnargli personalmente anche diverse letterine che amici e parenti ci avevano affidato. Al temine della visita è possibile acquistare foto, immagini, video (prezzi in linea con quelli di tutte le attrazioni internazionali) e souvenir al bazaar gestito dai suoi piccoli aiutanti.
Il Santa Claus Village è sicuramente molto commerciale ma offre alcuni plus. Qui è possibile sperimentare con i bambine la versione più breve delle escursioni più amate come i ride con gli husky e con le renne. Francamente non è male soprattutto se si hanno bimbi piccoli e le temperature sono molto basse. I timing più contenuti consentono di non rinunciare ad un’esperienza che con un bambino può rivelarsi comunque molto impegnativa.
Noi abbiamo scelto l’escursione con le renne (30 minuti circa, stupenda) e di visitare la fattoria degli husky. E’ possibile, inoltre, spedire le lettere dall’ufficio di Babbo Natale, fare shopping, scaldarsi nei vari caffè o accanto ai fuochi e i bambini possono giocare liberamente presso lo snowpark. Davanti alla casa di Babbo Natale passa anche la linea del magico Circolo Polare Artico e se l’attraverserete vi sarà consegnato anche lo speciale attestato.
Siamo tornate in hotel solo a pomeriggio inoltrato per riposarci in vista della caccia all’aurora boreale che era in calendario per la sera. Giver Viaggi aveva, infatti, organizzato una serata nel bosco fuori città nelle vicinanze di un fiume ghiacciato dove speravano di poterci mostrare le celebri northern lights.
Le luci del nord o aurora boreale, sono un fenomeno naturale stupefacente che ha alimentato negli anni tantissime leggende e che affascina l’uomo da millenni. In finlandese l’aurora si chiama “revontulet” letteralmente traducibile in “fuochi della volpe”. Il nome deriva da un antico mito secondo il quale una volpe magica, correndo nel bosco e urtando la coltre della neve con la sua coda, abbia provocato involontarie scintille che, salendo al cielo, hanno dato vita all’aurora boreale.
Le guide oramai dispongono di App che li tengono aggiornati in tempo reale. Molte di loro sono ormai talmente specializzate nelle caccie all’aurora che in una sola notte possono guidare i turisti fino al confine con la Svezia (con bambini piccoli però non mi sento di consigliarlo specialmente in questo periodo dell’anno non solo per la temperatura ma anche perché spesso si rientra solo il mattino successivo).
Anche la nostra notte nel bosco per la verità è stata piuttosto “estrema”, nonostante le tute faceva freddissimo. Con l’aiuto di piccoli vagoncini trainati da una moto slitta, siamo scese sul fiume ghiacciato ma siamo rientrate quasi subito al campo base per scaldarci. Purtroppo, non abbiamo potuto vedere l’aurora che non si è manifestata ma abbiamo assistito alla proiezione di un filmato esplicativo in un tecnologico igloo luminoso e arrostito le tipiche salsicce direttamente sul fuoco. Siamo rientrati in hotel solo attorno alle 23.30 un po’ deluse ma non sapevamo ancora che il meglio doveva ancora venire ;-
Il nostro terzo giorno di permanenza a Rovaniemi prevedeva, invece, l’escursione nel bosco con gli husky della durata di circa un’ora. A me è toccato il compito di guidare la slitta trainata da una muta di questi splendidi cani più simili per
la verità a vivaci lupacchiotti. Io e la nonna, sconfitto l’iniziale timore, non dimenticheremo mai i colori e i paesaggi di cui abbiamo potuto godere che spero si siano depositati indelebilmente anche nella memoria di Viola.
Nel pomeriggio abbiamo visitato il centro di Rovaniemi e…all’improvviso abbiamo incontrato nuovamente Babbo Natale, che ha una succursale del suo Post Office nel mall che si affaccia sulla piazza principale. Questo incontro è stato decisamente più spontaneo perché inaspettato e ci ha dato maggior soddisfazione. Santa Claus si è intrattenuto a lungo con noi e ha inviato un simpatico video messaggio alla nostra maestra e a tutta la classe prima, preannunciando l’arrivo di una nuova imminente aurora.
Eh si sa Babbo Natale non mente mai… La sera, mentre commentavamo la nostra straordinaria giornata, siamo state sorprese proprio dall’aurora. Le prime luci smeraldine sono apparse timidamente nel cielo per poi danzare potenti sopra di noi. Uno spettacolo unico e tutto da vivere. Sfortunatamente chi alloggiava in città a causa delle luci non ha potuto godere di questo fenomeno. La nostra scelta di scegliere una struttura più isolata e soprattutto dal soffitto di cristallo si è mostrata vincente proprio la nostra ultima notte al Polo!
La domenica ci siamo preparate al rientro. Dopo un’altra breve visita al centro città, dove malauguratamente quasi tutte le attività commerciali erano chiuse, abbiamo pranzato e siamo ripartite alla volta di Milano.
Abbiamo lasciato Rovaniemi con una certa malinconia ma siamo ritornate cariche di bei ricordi e certezze: può essere Natale sempre se di conserva nel cuore la sua magia, che è semplicemente amore puro e disinteressato. La nostra saggia nonna l’ha sempre saputo e ha fatto in modo di tramandarla a me, così come io sto facendo del mio meglio per trasmetterla a Viola. Perché ogni pacchetto, in fondo, nasconde solo il piacere di vedere la felicità e lo stupore riflesso negli occhi di chi amiamo!
Dedicato alla nonna, a Viola, a Fulvia e a tutte le persone che hanno contribuito a scrivere le pagine di un memorabile diario di viaggio. Grazie a Giorgio, Laura, Gregorio, Giorgia, Cristina e Melissa per aver alimentato incessantemente la magia…
Loredana Pina