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Mum's Life

I 10 consigli per diventare una mamma “Montessori”

26/01/2021

Nella vita di tutti i giorni non è facile mantenere la pazienza, rispettare sempre i tempi dei bambini, proporre delle attività adatte e costruttive, saper dire no al momento giusto. Essere una mamma Montessori e avere una chiave di lettura differente può esserti d’aiuto. 

 I ritmi frenetici che abbiamo non ci aiutano ad essere sempre pazienti, rispettare i tempi dei bambini e proporre attività.  Avere un atteggiamento montessoriano ci può aiutare a vivere più serenamente la quotidianità con i nostri bambini. Personalmente mi ha aiutato molto in questi anni sia nella mia esperienza di Tata Montessori sia per tutte le mamme che ho incontrato con le mie consulenze. 

Il bambino nei primi 3 anni di vita, in particolare, assorbe ogni centimetro dell’ambiente in cui vive. Quando dico “ambiente” intendo anche e soprattutto, la parte più importante a cui spesso non pensiamo che è l’ambiente psichico, cioè l’atteggiamento dell’adulto, come parliamo, come ci poniamo nei confronti delle situazioni, come ci relazioniamo… Assorbe tutto, ma proprio tutto! Per questo più di tutto conta il nostro atteggiamento perché ti sarà sicuramente capitato che se sei agitata, il tuo bambino si agita e se sei calma tutto va a meraviglia! Ti sei mai chiesta perché?

come diventare mamma montessori

Essere coerenti e d’esempio è davvero importante, da come parliamo o da come mangiamo (te lo gusti il cibo o vai sempre di fretta senza neanche pensarci?) e respiriamo. Se osservi bene i bambini ripeteranno le tue stesse modalità in queste piccole grandi cose, proprio perché le hanno assorbite nei primi 3 anni. Non possiamo chiedere ai bambini qualcosa che non facciamo noi, come “mettiti le ciabatte in casa” e noi siamo con le scarpe. 

Sempre racconto l’aneddoto della brocca dell’acqua: nella Casa dei Bambini che avevo in cucina avevo tagliato le gambe ad un vecchio tavolo perché fosse a misura di bambino, ma era molto ampio. Mettevo la nostra brocca dell’acqua al centro perché credevo fosse comoda per tutti, in realtà i bambini non arrivavano comodamente. Per me bastava allungare il braccio. Ad un certo punto, vedendomi allungare il braccio, i bambini lo avevano tradotto come “mi allungo anch’io”. Avendo le braccia corte, quale credi sia stato il loro modo di allungarsi? Salivano in ginocchio sul tavolo, si allungavano col braccio e prendevano la brocca. Non ero d’accordo, così, osservando, mi resi conto del perché lo facessero: vedevano me. Da quel giorno decidemmo insieme di trovare una postazione più comoda, su un lato del tavolo e io facevo il giro per andare a riempire il mio bicchiere, come loro, e nessuno salì più sul tavolo per prendere la brocca.

I 3 LIVELLI DELLA FORMAZIONE DELL’INSEGNANTE

Per essere una mamma Montessori contano 3 aspetti che corrispondono ai 3 livelli della formazione dell’insegnante:

  • SAPERE (livello scientifico): conoscenze circa le fasi di sviluppo del bambino (come funziona un bambino, i periodi sensitivi, quali sono i suoi reali bisogni e interessi – senza finire per chiedere di più o meno rispetto alle sue reali capacità –, quali sono attività o giocattoli veramente costruttivi per il tuo bambino…) che ci aiuterebbero a vivere con più tranquillità il nostro essere genitori.

  • SAPER FARE (livello tecnico): competenze che permettono di trasformare le conoscenze scientifiche e teoriche in saper fare, il come e il quando fare, funzionale per la crescita dei bambini, 

  • SAPER ESSERE (livello spirituale): modo di essere, relazionarsi e comportarsi con i bambini, come un regista nel backstage, lasciare che le cose accadano, affiancando i figli con amore e fiducia, lasciando fare esperienza. Cambiare la nostra visione nei confronti del bambino restituendogli dignità.

Proprio per questo ho stilato 10 punti chiave che ti saranno di riferimento nell’essere una mamma Montessori

    1. Osserva cosa fa: saper osservare senza intervenire e senza giudizio per capire da cosa è attratto e godere di ogni sua conquista. Aspetta che trovi una soluzione, che finisca quello che sta facendo e apprendi come mamma dalle strategie di risoluzione che mette in atto. Potrebbe stupirti! Quante volte ci viene da sostituirci o istruire? Semplicemente osserviamo, senza perdere dettagli importanti per la sua crescita!

    2. Predisponi un ambiente a misura di bambino (e di tutta la famiglia): favorire autonomia e riordino in ogni stanza della casa in modo che sia funzionale per tutta la famiglia. Cura del dettaglio, pulizia, ordine (no ai giocattoli super in ordine e poi ci sono vestiti e cose fuori posto ovunque). “Ogni cosa ha il suo posto, il posto per ogni cosa” vale per adulti e bambini.

    3. Mostra come si fa: quando un bambino viene al mondo deve fare esperienza di ogni cosa, anche della più semplice come scoprire un cucchiaio o un libro e capire come si usano. Con lentezza, delicatezza, dolcezza e poche parole va mostrato o dato l’input di un’azione. A casa mettono le basi dell’autonomia nei primi anni di vita. Saper fare da soli non ha prezzo, dal mettere la giacca al preparare la merenda perché i bambini adorano fare le cose per davvero!

    4. Rispetta i tempi dei bambini: prima di intervenire conta fino a 10 perché ogni qualvolta impediamo di fare da soli per svariati motivi, stiamo togliendo la possibilità di crescere. È importante saper dare un piccolo LA per poi tirarsi indietro e lasciare che faccia da solo con i suoi tempi. Non interrompere mai un lavoro e la concentrazione! Non obblighiamo a fare qualcosa.

    5. Interviene quando necessario: non ci sostituiamo ed interveniamo solo quando ci chiede aiuto, ricordando sempre che noi siamo lì per loro. Può chiederlo o se è piccolo esprimerlo con un pianto o uno sguardo: solo a quel punto con delicatezza interveniamo. Intervenire per dire “no” è solo quando risponde ad una delle 3 domande (danneggia sé stesso? Danneggia gli altri? Danneggia l’ambiente?). Parla e ascolta se interpellata. 

    6. Hai una particolare attenzione al linguaggio: nella dizione e nell’esprimersi in positivo favorendo apertura al dialogo. Non giudica. Non istruisce o corregge, se non necessario. Accompagna a vivere l’errore come qualcosa di utile e funzionale alla crescita. Valorizza ciò che fa il bambino, con poche parole che favoriscono l’autostima, mostrando delicatamente l’approvazione. Usa un tono di voce basso e si avvicina al bambino per parlare con lui. Fa sentire apprezzato il bambino senza critiche alla “…, ma/però…”, bensì usando l’ascolto attivo.

    7. Educa alla responsabilità: ognuno ha un impatto grande ogni giorno nel mondo ed è responsabile delle proprie azioni e parole. È responsabile di riordinare ciò che ha usato, senza sostituirci per fare prima perché la casa è bella in ordine e pulita. Siamo noi i primi ad essere responsabili e coerenti. Si prende la responsabilità dei propri errori e sa chiedere scusa senza il “però tu hai detto/fatto…”.

    8. Dai fiducia al bambino: ogni cosa che fa ha un senso. Lasciamoci il beneficio del dubbio perché ha un modo diverso di percepire il mondo rispetto a noi adulti. Abbi fiducia in te e l’avrai nel bambino. Non esistono bambini cattivi, ma semplicemente ci sta dicendo che qualcosa non va o ha impedito il suo sviluppo. Sta a noi accompagnarlo a riconoscerlo e trovare soluzioni. 

    9. Segui il ritmo del bambino: Per dare sicurezza possono essere d’aiuto delle routines, ma il mio consiglio è quello di seguire sempre il bambino nelle sue scoperte, inclinazioni, curiosità ed esperienze da condividere in casa. Ti meraviglierai! 

    10. Pazienta con te stessa e gli altri: Sii paziente con te stessa. È normale perdere la pazienza, sbagliare (grazie ai nostri errori possiamo crescere e migliorare): fa parte del percorso. Basta chiedere scusa. Fai già tanto! Più sei paziente, comprensiva con te stessa, più lo sarai con i tuoi figli. Perdonati e accogli te stessa perché sei la migliore mamma che i tuoi figli possano vere!

Spero ti sia stato utile il mio articolo.

Ti aspetto per i miei prossimi consigli da Tata Montessori!

 

Tata Ilaria

Ilaria Cichetti –  La Tata Montessori (link www.ilariacichetti.com), Riorganizzatrice di interni a misura di bambino, Interprete e traduttrice dell’infanzia agli adulti, porto il Montessori a casa dalla gravidanza con il mio servizio “Montessori dalla pancia” a i 6 anni per una vera casa a misura di bambino. 

 

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