E’ soprannominato “La Versailles della Lombardia” ed è considerato il più maestoso complesso monumentale della regione. Alla riapertura delle visite guidate, non potevamo mancare certo noi: ci è piaciuto? Ve lo raccontiamo nella nostra mumexperience!
Al Castello di Chignolo Po, in provincia di Pavia, a circa 40 minuti da Milano, si può respirare il profumo di una storia millenaria: si tratta di un’elegante dimora storica circondata dal verde delle campagne pavesi, al cui centro troviamo una torre centrale fatta edificare da Liutprando, Re dei Longobardi, per presidiare un lungo tratto del fiume Po sulla Via Francigena, che collegava il Nord Europa con Roma. Il nostro sguardo si perde nella maestosità della Palazzina di Caccia, la Corte delle Arti e dei Mestieri, l’antica Armeria medioevale e il Salone impero, all’interno di una splendida cornice agreste che l’atmosfera autunnale rende ancora più suggestiva.
Photo by @martinacarzaniga
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E’ possibile vedere gli interni attraverso visite guidate, essendo il Castello una casa privata, e scegliendo l’itinerario che più ci attira: “Percorso Barocco” della durata di circa un’ora, che inizia dal grande cancello meridionale e che comprende il Teatro delle Uccelliere, la facciata barocca, il gazebo d’oriente e quello d’occidente, i terrazzi, la scalea monumentale, la corona del fossato, il cortile d’onore, la cappella privata, il salone delle feste, la biblioteca, la sala delle ceramiche, la sala da pranzo, la cucina, le dispense, il fossato prosciugato e molto altro.
Noi ci siamo fatti ammaliare dal “Percorso Medioevo” della durata di un’ora e un quarto circa, che comprende il ricetto e le sue strutture di difesa (fossato, garitta, muro di cinta, rivellini), la corte Francigena con la sala dell’armeria, e il salone dei cinquecento, dove i pellegrini trovavano ricovero e vitto gratuito.
Photo by @martinacarzanigaLa nostra guida, Alice, ci spiega la funzione del grande ambiente a pianta rettangolare, dove i viandanti mangiavano e dormivano gratuitamente. Qui fu aperto un istituto diretto dal Sovrano Militare Ordine di Malta e gestito dalle Suore di SS Maria Bambini con lo scopo di accogliere i bambini dai 6 agli 11 anni, orfani di guerra, per curarne l’educazione fisica e morale. Procediamo con la discesa nel fossato prosciugato ai piedi della Torre dei Longobardi, le cantine del vino con il torchio progettato da Leonardo da Vinci e la sala per la stagionatura dei salumi. Saliamo nella stanza delle torture, con il pozzo della morte, la scala segreta, le stanze delle guardie, la corona delle feritoie e delle piombatoie. Inutile dirvi quanto i bambini siano rimasti colpiti dalla storia affascinante di questi luoghi misteriosi. Devo dire che il pozzo della morte ha attirato l’attenzione anche di noi adulti!
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Durante la visita guidata non è possibile scattare fotografie e consigliamo di portare i bimbi piccolissimi in fascia o marsupio. Per i nostri amici a quattro zampe è consentito accedere all’interno del Castello solo se di piccola taglia e se portati all’interno di borsa o zaino. Per conoscere tutti i dettagli sui percorsi, gli orari e i prezzi potete consultare il loro sito dove troverete informazioni interessanti anche sulla possibilità di organizzare matrimoni ed eventi aziendali.
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Noi vi consigliamo vivamente questo luogo maestoso e suggestivo, perché tutto quello che vedrete e visiterete è frutto di un enorme lavoro di restauro che ci permette di rivivere in prima persona una parte di storia della nostra meravigliosa Italia. E farla conoscere anche ai nostri bambini.
Cosa aspettate mums, raccontateci la vostra esperienza nella bellissima Versailles della Lombardia!
Martina Carzaniga
vive a Milano con il marito e i due figli, Gabriele e Davide. E’ laureata in lingue per la comunicazione e la cooperazione internazionale e dopo aver lavorato per nove anni come project manager in una multinazionale ha deciso di dare una svolta alla sua carriera ed iniziare la propria attività di distribuzione in Italia di ECO BOOM, un brand ecosostenibile e certificato di pannolini e salviettine per bambini di altissima qualità. Scrive regolarmente sul suo blog “Racconti in culla”, e “Come una mongolfiera” è il suo primo romanzo.
