26 NOVEMBRE 2015
Un Neonato respira piano.
Comincia in modo graduale.
Il cordone smette di pulsare e il suo primo respiro prende vita e diventa regolare e ritmico.
Così come il suo ritmo sonno-veglia: all’inizio è molto sonnolente perché si sta adattando alla vita extra uterina quindi sta sveglio e dorme senza una regolarità.
Pensiamo ai Nostri Antenati, il pianto del neonato e il suo ritmo di sonno-veglia molto stretto gli permetteva di sopravvivere perché richiamava la madre a tornare da Lui perché da solo è vulnerabile.
Oggi, da un neonato ci si aspetta e si pretende l’autonomia!
I suoi ritmi sonno sveglia vengono “impostati” ogni 4 ore, devono addormentarsi da soli nel proprio lettino nella loro stanza e devono dormire per 8 ore dì fila.
Ma questi stessi genitori devono sapere che non dormire tutta la notte è Normale e Fisiologico fino ai 4 anni di età.
Un neonato non è furbo, ha semplicemente bisogno dì contatto,contenimento e risposta immediata ai suoi bisogni, esattamente cose accadeva nel Vostro Utero.
Se riproponete al Vostro bambino una esogestazione, portandolo letteralmente addosso cose se fosse ancora dentro, allattandolo a richiesta e abbandonando l’idea di avere 8 ore di sonno ininterrotto sarà più semplice occuparsi di Lui.
Montessori dice, il bambino di oggi è l’adulto di domani, questo perché i primi anni del bambino sono importanti e influiscono su tutta la loro vita.
Ci sono bambini che già dai primi giorni dormono spontaneamente tutta la Notte, e altri bambini che si svegliano.Ogni bambino è a sé, ha un suo corredo genetico, ha un suo temperamento e un suo vissuto prenatale.
Rituali della Nanna, Ciucci, routine rigorose, bagnetti serali, cronometro per contare il tempo dopo il quale si può entrare in cameretta dove il bimbo sta urlando senza prenderlo in braccio, tisane, giri notturni in auto, culle autodondolanti,sciroppi soporiferi non sono il rimedio corretto anche se molte volte efficace,ma dovreste leggere il documento sul pianto controllato http://www.aaimhi.org/inewsfiles/controlled_crying.pdf dove si fa presente al genitore che il metodo Estevill è dannoso.
Vi ricordate l’esempio di prima, dei Nostri antenati?
Il nostro bambino, oggi, non sa che non è più una possibile preda dei predatori della foresta ma il suo richiamare la madre è un istinto racchiuso nel suo Dna.
Inoltre i risvegli notturni proteggono il neonato dalla SIDS (Sindorme della morte in culla).
In merito a questo è Sconsigliato condividere il sonno in letti singoli o su materassi ad acqua o tra i due genitori. Da evitare piumini o coperte.
Essere svegliati durante la notte, più volte, può stancare. Il mio consiglio è di riposare ogni volta che il bambino dorme. Tutti i lavori domestici fateli mettendo il neonato in una fascia e fatevi aiutare dai vostri amici e parenti. Mettere il bambino a dormire nella Vostra stanza vi aiuterà nella sua gestione notturna rendendola meno faticosa.
Non dovrete alzarvi dal letto,raggiungere la culla e prendere freddo.
Mamma e bambino possono dormire insieme usando la side bed, che oltre a questi vantaggi di carattere pratico, sviluppa l’attaccamento madre-bambino.
La madre si sveglia con il figlio che la chiama,sorride e la accarezza,i suoi ritmi del sonno piano piano si regolano armoniosamente a quelli della madre e lei avendolo accanto acquisisce maggiore conoscenza e fiducia nelle sue capacità di madre. Dormendo insieme, inoltre la produzione di latte rimane sempre adeguata.
Il Dott. James McKenna, Professore di Antropologia presso la University of Notre Dame, membro del Comitato di Consulenza Scientifica de LLLI ed esperto in materia di sonno condiviso, afferma che si corrano maggiori rischi lasciando il bambino da solo nella sua culla per dormire piuttosto che portandolo nel proprio letto: “Concordiamo con gli autori dello studio e con altri sul fatto che si devono prendere precauzioni particolari per minimizzare il rischio di incidenti irreparabili. Ma il fatto che tali precauzioni si rendano necessarie, non è un argomento contrario alla pratica del sonno condiviso, ed in particolare della pratica di dividere il letto con i bambini, più di quanto il fatto che si verifichino casi di morte accidentale di bambini strangolati, soffocati o uccisi dalla Sindrome della Morte Improvvisa (SIDS) mentre stanno dormendo da soli nella loro culla, sia un motivo sufficiente per mettere in guardia contro i rischi che si corrono lasciando dormire i bambini completamente da soli. Mentre è vero che per un bambino certe caratteristiche strutturali di un letto pensato per il sonno di un adulto possono costituire un pericolo, il fatto che certe caratteristiche esistono non ci impedisce di modificarle né ci deve spingere a pensare che dormire insieme sia pericoloso di per sé.“
In merito a questo ecco gli accorgimenti da prendere:
I genitori non devono dormire con i loro figli se sono fumatori e se hanno assunto alcol o droghe.
Tra il materasso ed il bordo del letto non ci devono essere spazi
Non ci devono essere cuscini o coperte vicino al viso del bambino
Non ci devono essere spazi tra il letto ed il muro
Il bambino deve dormire sempre a pancia in su
Non si deve fumare nella stanza da letto
Per approfondimenti:
W. Sears, Genitori di giorno e di notte
G. Cozza, Bebè a costo zero
Grazia Honegger Fresco, Facciamo la nanna
Claude-Suzanne Didierjean-Jouveau, Partager le sommeil de son enfant
Dott.ssa Ostetrica Sara Notarantonio (articolo scritto per www.periodofertile.it )