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Cosa fare in Abruzzo coi bambini? Vivere l’esperienza di stare a tu per tu con i lupi!

11/06/2021

Il lupo ha il suo fascino: è un animale così regale ma allo stesso tempo incute un po’ di timore. Ne avete mai visto uno da vicino? Silvia, la nostra mums locale di Roma, sì e ci racconta come è stato…

 

Un paio di settimane fa, insieme ad un gruppo di amici, ho organizzato una gita per andare a Popoli, in provincia di Pescara, presso il Centro Visita del Lupo.

I bambini erano elettrizzati perchè il lupo, nel loro immaginario, è l’animale cattivo delle fiabe, ed erano curiosi ed increduli, ma anche  un po’ spaventati all’idea di poterne vedere qualcuno dal vivo.

 

Il Centro, risalente agli anni 80, è di proprietà del Corpo Carabinieri Forestale dello Stato, si trova all’interno del Parco Nazionale della Majella, ed è gestito dalla società Il Bosso, che opera nel settore dell’ambiente e del turismo in Abruzzo da più di 20 anni proponendo tantissime attività super interessanti per grandi e piccoli.

 La struttura consta  di una parte museale, con tre sale dedicate ad informazioni e curiosità sul lupo Appenninico, un piccolo angolo shop, ed un ostello per chi ha voglia di trascorrere anche la notte in questo posto magico, lontano dall’abituale vita frenetica della città…

Al nostro arrivo ci ha accolti la simpaticissima e super preparata guida Luciana che ci ha iniziati al centro con un breve briefing, in cui ci ha dato tutte le informazioni preliminari sulla genesi del centro, nato con lo scopo di soccorrere il Canis Lupus Italicus ( comunemente noto come Lupo Appenninico) quando era in forte pericolo di estinzione, tanto che su tutto il territorio nazionale se ne stimavano poco più di cento esemplari.

Siamo poi partiti per la nostra camminata.

 

In cammino a “caccia” di lupi

Il percorso è lungo circa un paio di chilometri, con un dislivello davvero minimo, e si passa da un sentiero costeggiato da un filare di cipressi (che abbiamo anche abbracciato!) , con verdi prati intorno, ad una parte un po’ più lunga in cui si attraversa un bellissimo lecceto.

Durante tutto il percorso Luciana ha intrattenuto i bambini con curiosità e quiz sulla natura, rendendo la camminata ancora più piacevole. Osservando la natura intorno a noi abbiamo scoperto tante cose sulle abitudini degli animali che vivono in quella zona di Appennino, abbiamo imparato a riconoscere i sentieri percorsi dagli animali selvatici e persino a distinguerne gli escrementi!

La prima parte della nostra visita è terminata con l’arrivo alla tanto attesa area dei lupi, dove è d’obbligo stare in silenzio e muoversi con tranquillità.. e dove si possono fotografare i lupi, ma a patto di non divulgarne le foto sui social network (cosa che noi abbiamo accolto con grande rispetto. Le foto che trovare in questo articolo infatti, sono quelli ufficiali del Centro Visita Lupo). 

Al momento il centro ospita tre lupi, ed ognuno ha il proprio spazio di bosco in cui vivere.

 

L’incontro con i lupi!

Il primo che abbiamo visto è Romolo, lupo puro di cinque anni, nato in cattività da una coppia di lupi catturati per essere curati e che hanno dato alla luce, quasi per caso, due cuccioli (uno purtroppo deceduto poco dopo). Romolo è un esemplare giovane e forte, e l’abbiamo visto in tutta la sua vitalità, correre senza sosta nel suo ampio spazio di vita.

Cè poi Cecilia, lupacchiotta purtroppo non vedente, recuperata dopo un incidente con un treno: lei non siamo riusciti a vederla, perchè questa sua condizione di cecità la rende, giustamente, diffidente e guardinga.

L’ultima cucciola è una lupa cui non è ancora stato dato un nome, arrivata nel centro dopo un sequestro in quanto esemplare ibrido: è infatti illegale l’accoppiamento tra lupi e cani, e questa cucciola è arrivata al centro perchè vittima di questo abuso. Lei si è fatta vedere, abbastanza tranquilla in mezzo al suo habitat, quasi incuriosita da tante facce che la osservavano a bocca aperta!

Terminata la visita all’area dei lupi, la più lontana dal resto del centro, siamo tornati indietro, a visitare la zona dedicata agli altri animali selvatici: cervi, mufloni, daini, cinghiali, rapaci diurni e notturni.

 

La visita è durata circa un paio d’ore, ma confesso che avremmo tutti continuato ad ascoltare Luciana per tutto il giorno!

Siamo andati via con gli occhi ed il cuore pieno di bellezza ed emozione, ed anche se vedere animali selvatici in cattività lascia sempre un po’ un senso di dispiacere, siamo consapevoli del fatto che, se non fossero stati salvati in tempo, avrebbero fatto di certo una fine diversa, e siamo sicuri che al Centro abbiano trovato una loro dimensione di serenità che, purtroppo, una volta guariti non avrebbero più potuto trovare in natura.

 

 

Vi è piaciuta la mumexperience fatta dalla nostra Silvia?

 

Articolo a cura di

Silvia Menichini | MumAdvisor Roma

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