Sicurezza a 360 gradi in auto grazie all’assicurazione Helvetia Guida Sicura e al dispositivo anti-abbandono Tippy Smart Pad
Devo ammetterlo. Quando ascoltavo al telegiornale le notizie di bambini abbandonati in auto, tragedie di piccoli rimasti chiusi, legati al seggiolone per ore sotto il sole il primo sentimento che il mio cuore riusciva a provare era: rabbia. Tantissima rabbia e nella mia testa mi ripetevo, “ma come si fa? Come ci si può dimenticare un figlio!”. Poi passata la rabbia, arrivava l’angoscia per quei poveri bambini e, pensando a loro, riuscivo addirittura a sentire i loro lunghi pianti. Ma ancora, mi ripetevo che era assurdo, che un genitore non può dimenticare il proprio bimbo in macchina e che a me, una cosa del genere sicuramente non poteva succedere!
Poi mi è successa una cosa. Una mattinata, tra l’altro più tranquilla rispetto al solito perché era sabato, decido di uscire con i bimbi per andare al mercato. Semplicemente. Mentre loro finiscono la colazione, io mi lavo e mi vesto, con calma. Ma poi arriva la chiamata di lavoro extra, c’è da finire una cosa al volo e loro, ovviamente si spazientiscono, e iniziano a fare qualche capriccio. Io mi attardo al pc e loro si attardano a vestirsi. Uno vuole finire di vedere i cartoni, l’altro piange perché non vuole mettersi le scarpe. Insomma, l’uscita tranquilla che doveva essere si trasforma in un correre e rincorrersi come sempre. Ma finalmente si sale in macchina, io con il fiato corto, e si parte per andare al mercato. Sbam!
“Mamma, ma dove siamo? Perché mi hai portato all’asilo?”.
Senza nemmeno accorgermi, avevo fatto la strada sbagliata. Ovvero quella che faccio tutte le mattine. L’ho fatto in automatico senza nemmeno rendermene conto perché avevo la testa piena di parole e pensieri, ero altrove.
Per me, quella mattina, è bastato fare inversione e ritornare indietro ma c’è chi, per quel vuoto totale che si crea nella testa in alcune situazioni, non ha potuto porvi rimedio. E solo quella mattina ho capito che sì, può accadere di dimenticarsi un figlio in auto.
Quando è uscita la normativa per i dispositivi anti-abbandono ne sono stata felice: una rivincita per tutti quei bambini che hanno pagato per un problema reale ma mai riconosciuto: quello delle amnesie transitorie dissociative. Sbagliata la modalità, certo, con cui i genitori si sono dovuti adeguare e che – ancora una volta – ci ha costretto a fare tutto di corsa, veloci, senza nemmeno capire. Ed è proprio questo uno dei tanti “incubi” della nostra generazione di mamme e papà, la frenesia. Insomma, dall’oggi al domani ci hanno detto che ci dovevamo adeguare e subito dopo siamo stati bombardati di prodotti in commercio, giusti, sbagliati, costosi, economici.
Complice anche il lockdown che ha bloccato ogni spostamento in auto con i bambini, ho colto l’occasione per informarmi nel miglior modo possibile perché la sicurezza in auto per me è fondamentale, soprattutto dopo che – anni fa – sono rimasta vittima di un brutto incidente. Da allora, la mia attenzione è massima, soprattutto nei riguardi dei miei due bimbi.
La mia scelta è ricaduta sul dispositivo anti-abbandono Helvetia Tippy Smart Pad, che si può ricevere gratuitamente sottoscrivendo l’assicurazione Helvetia Guida Sicura (una polizza infortuni conducente che ti permette di viaggiare in tranquillità e sicurezza, proteggendo da eventuali imprevisti te che stai guidando, ma anche i tuoi passeggeri, come ad esempio i tuoi bambini).
Con Helvetia Tippy Smart Pad mi sto trovando più che bene: è un cuscinetto da posizionare direttamente sulla seduta del seggiolone (quindi non sotto, rischiando di modificare l’appoggio sul sedile del seggiolone stesso) e non è assolutamente ingombrante e per il bambino è come non averlo nemmeno e la fodera del cuscinetto è estraibile e lavabile.
Prima di posizionarlo, va collegato al proprio telefono tramite l’App Helvetia Tippy . Poi vanno attivati bluetooth e GPS. Una volta fatti questi semplicissimi step, basta fare una leggera pressione nel centro del cuscinetto per renderlo ufficialmente attivo: se si scende dalla macchina senza il bambino e ci si allontana dall’abitacolo (anche di 10 metri), dal nostro cellulare comincerà a partire un allarme e ci arriverà una notifica sul telefono proprio avvisandoci del pericolo.
E se non dovessi accorgermi dalla notifica? O non sento il telefono? O quel giorno l’ho lasciato a casa? O se si è scaricato?
Sì, io tutte queste domande me le sono poste perché, se si parla di sicurezza, la pignoleria a mio avviso non è mai troppa. Helvetia Tippy Smart Pad ha risposto a tutti i miei dubbi: infatti al dispositivo anti-abbandono si possono collegare fino a numero massimo di quattro numeri di telefono (il papà, i nonni … ) . Se l’Alert sul mio dispositivo, per un qualsiasi motivo, non viene spento, in automatico Tippy chiamerà i numeri aggiuntivi che abbiamo selezionato inviando anche la posizione geografica di dove si trova in quel momento la macchina in maniera tale da garantire di intervenire tempestivamente scongiurando la tragedia.
Per ovviare comunque al problema telefonino, l’azienda Digicom ha pensato anche all’alternativa con il portachiavi Tippy-Fi (acquistabile separatamente), da agganciare alle chiavi dell’auto e che si collega al dispositivo anti-abbandono senza l’uso dell’App Helvetia Tippy. Il dispositivo è messo a disposizione gratuitamente con il rinnovo della polizza Helvetia Guida Sicura.
Il cuscinetto Helvetia Tippy Smart Pad, una volta posizionato sopra la seduta del seggiolone del nostro bambino rimane sempre attivo (ovviamente bisogna però ricordarsi di tenere sempre acceso il bluthooth) e non necessita di continui cambi di batteria: questo dispositivo infatti ha una sola batteria che garantisce una durata di quattro anni.
Da quando, quel sabato mattina, ho fatto la strada sbagliata senza nemmeno accorgermene, ho cominciato a mettere in atto piccoli trucchetti, come quello banale di lasciare sempre la mia borsa dietro. Ma devo dire che sapere di avere un aiuto in più dato dal dispositivo anti-abbandono mi fa stare ancora più tranquilla perché chissà …. Magari un giorno mi dirò che non mi è servito proprio a niente, oppure, sarò grata per averlo installato in auto e per aver salvato me e i miei bimbi da una terribile tragedia. Chissà. Di certo so che questo acquisto è certamente un piccolo contributo per tutti quei bambini di cui abbiamo sentito parlare troppo spesso nelle cronache dei telegiornali.
Melissa Ceccon
in collaborazione con NostroFiglio, PianetaMamma e Helvetia.